Nikita Pelizon, la triestina vincitrice del Gf Vip 7: «La mia adolescenza? Sempre con la Bibbia in mano»

Martedì 11 Aprile 2023 di Emiliana Costa
Nikita Pelizon, la triestina vincitrice del Gf Vip 7 al Gazzettino: «La mia adolescenza? Sempre con la Bibbia in mano»

TRIESTE - «La mia adolescenza? Tra sport e religione, ero sempre con la Bibbia in mano». A parlare è Nikita Pelizon, la triestina 29enne vincitrice del Grande Fratello Vip che ha conquistato il pubblico giocandosi la carta della “fatina dai capelli blu”, amante di meditazione, angeli e unicorni.

La modella, già nota per le partecipazioni televisive a Temptation Island, Ex on the Beach e Pechino Express, ha battuto la “vippona” data per favorita, l'influencer venezuelana Oriana Marzoli, aggiudicandosi la palma dell'edizione numero 7.

E ora tornata libera, dopo i sei mesi di “reclusione” nel loft di Cinecittà, Nikita si è raccontata a cuore aperto, dall'infanzia nella sua città natale Trieste alla “fuga” a 18 anni a Milano. La modella ha parlato anche del momento più duro, in adolescenza, quando sono emerse le divergenze con i genitori, testimoni di Genoa praticanti. «E' stato difficile», ammette. Ma iniziamo parlando della vittoria al Gf Vip.

Alla fine ha battuto Oriana Marzoli, se l'aspettava?
Mamma mia, ho vinto! Avevo timore ma la mia voce interiore al mattino durante la meditazione mi aveva detto 'stai tranquilla, vinci'. Speravo avesse ragione ed aveva ragione. Oriana era una compagna di percorso molto forte perciò chiaramente è stata combattuta.

Lei è triestina ma da dieci anni vive a Milano, che rapporto ha con la sua città d'origine?
Amo Trieste, piena di storia, buon cibo con influenze ungheresi, croate, slovene.

Le stradine suggestive nel centro storico come anche a Muggia. Ma ho sempre sentito che avrei vissuto altrove, in una città grande e piena di lingue diverse. Da piccola sognavo New York, da adolescente Milano. E Milano c’è.

Qual è il suo luogo del cuore a Trieste?
Il molo Audace. Quanti tramonti, mi ricorda l'adolescenza, il motorino, i primi baci…

Quanto c'è di Nikita nel personaggio della “fatina” che ha portato al Gf Vip?
Sono quello che avete visto. Appena tornata a casa, ho acceso subito l'incenso e una candela come facevo nel reality.

Ci descriva le sue prime 24 ore di libertà.
Sono stata con i miei genitori, mia sorella e mio fratello. E ho promesso alla mia amica che non avrei toccato il telefono per un paio di ore. Siamo andati al ristorante, chiacchierato molto, giocato con i nipotini. Poi tanto lavoro ma ammetto che ancora devo riprendermi. Mi sento la testa sovrastimolata.

Si era innamorata davvero di Luca Onestini nella Casa? Vi siete sentiti dopo la finale?
Con Luca Onestini non ci siamo sentiti. Comunque sì ero presa, tra le provocazioni e le occhiate che dava per controllare cosa stessi facendo. Sono pur sempre attenzioni, sono stata sul filo del rasoio per quattro mesi.

Cosa pensa di Edoardo Tavassi e Oriana Marzoli, i suoi "acerrimi" avversari nel reality?
Sono grandi giocatori. Oriana è stata davvero una “reina”, ma non farò parte del suo popolo. Scherzo! Edoardo Tavassi scherzando diceva ciò che pensava.

Cosa ha provato nel vedere tutta la sua famiglia alla finale? Un atto d'amore da parte loro che non hanno mai appoggiato la sua carriera per divergenze religiose.
È stata pura magia. Lo desideravo dai miei 16 anni, essere totalmente appoggiata dalla mia famiglia. Ho scelto un programma molto “invadente” ma questo ha permesso loro di conoscermi a fondo. Come dice mio padre “hanno scoperto le mie porte più nascoste del cuore”.

Come sono state la sua infanzia e la sua adolescenza? Quando sono comparsi i primi contrasti?
La mia infanzia tra sport e religione. Mi andavo ad allenare e tra un cambio di corso e l'altro studiavo la Bibbia. Poi da più grande è stato molto difficile perché sia mia sorella che mio fratello sono andati via di casa. Ma c'era Max, il mio cane, che mi ha dato un amore unico e incondizionato.

E oggi con i suoi fratelli che rapporto ha?
Il rapporto è migliorato molto, sono grata di questo. Ohana è la nostra parola, significa famiglia e nella famiglia nessuno viene abbandonato o dimenticato.

Quali sono i suoi prossimi progetti? Ce la farà a tornare un po' a Trieste?
Ho visto la mia famiglia e i nipoti appena uscita, ora ho mille impegni ma assolutamente certo che torno. Sono le mie radici.

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Ultimo aggiornamento: 17:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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