TRIESTE - Se passasse il referendum, «questi arresti non si potrebbero più fare». E «gli arrestati dovrebbero essere messi in libertà con tante scuse del popolo italiano: questa è la norma che si intende abrogare». Lo ha detto il procuratore Capo di Trieste, Antonio De Nicolo, in merito al sequestro di 4,3 tonnellate di cocaina e alle misure cautelari in corso di esecuzione nei confronti di 38 persone. «Le misure cautelari cadrebbero tutte - ha aggiunto - reati come il traffico di droga, a prescindere dalle quantità anche mostruose, non vengono eseguiti in violenza alla persona e quindi ricadrebbero nell'alveo abrogativo del referendum».