"Nelle città", Gabriele Basilico e suoi paesaggi urbani mozzafiato esposti a Trieste

Domenica 20 Giugno 2021 di Redazione cultura
Gabriele Basilico in mostra a Trieste

TRIESTE - È stato uno dei più grandi fotografi di paesaggi urbani al mondo, un protagonista assoluto della storia della cultura visiva internazionale. Ora alcune tra le più iconiche opere di Gabriele Basilico sono esposte al pubblico a Trieste, in uno spazio altrettanto iconico del paesaggio urbano quale è il Magazzino delle idee, polo culturale in corso Cavour, a due passi da piazza Unità e dalla stazione ferroviaria.
L'esposizione prevede 100 fotografie più 6 scatti inediti proprio di Trieste: intitolata Nelle città, la mostra è a cura di Giovanna Calvenzi e Filippo Maggia, ed è organizzata dall'Ente regionale per il patrimonio culturale al Magazzino delle idee a Trieste, in collaborazione con l'Archivio Gabriele Basilico e Skira Editore.

Recupera un tema fondamentale della vasta produzione del fotografo: le città. Il lavoro quarantennale del fotografo, iniziato negli anni Settanta, studia la realtà antropizzata svuotando le città di tutto il mondo dalla presenza delle persone. Gli edifici, le case, le strade, gli arredi urbani ne prendono il posto parlando a loro nome.

LA BIOGRAFIA
Basilico (Milano, 12 agosto 1944 -Milano, 13 febbraio 2013) inizia a fotografare alla fine degli anni Sessanta, interessato soprattutto alle indagini sociali. Dopo la laurea in Architettura al Politecnico di Milano (1973), si dedica alla fotografia con continuità. Del 1978-1980 è la sua prima ricerca importante, Milano. Ritratti di fabbriche.  Il primo incarico internazionale è del 1984, quando viene invitato a partecipare alla Mission Photographique de la DATAR, il progetto di documentazione delle trasformazioni del paesaggio contemporaneo voluto dal governo francese. Nel 1991 partecipa a un importante progetto sulla città di Beirut devastata da una guerra civile durata quindici anni. 
La ricerca su Beirut bombardata (1991) e ricostruita (2011) è appunto uno dei capitoli di questa mostra. Lo studio sulle Fabbriche di Milano, sguardo muto ma eloquente sul passaggio del tempo nella città operosa. La mostra, non da ultimo, fa riflettere inevitabilmente sull'urgente necessità di risoluzione di problemi che oggi ci riguardano tutti, come la cementificazione e lo sfruttamento del territorio e delle risorse, come la sostenibilità, le periferie, le disuguaglianze sociali, l'inclusività.
«Quello che mi interessa in modo quasi ossessivo - diceva Basilico - è il paesaggio urbano contemporaneo, il fenomeno sociale ed estetico delle grandi, rapide e incontenibili trasformazioni in atto nelle città del pianeta. Penso che la fotografia sia stata, e continui forse a essere, uno strumento particolarmente efficace per registrarlo».

LA RETROSPETTIVA
Un primo bilancio sul suo lavoro fu oggetto della retrospettiva alla Fondazione Galleria Gottardo di Lugano nel 1994. Nel 1996 espone alla Biennale di Venezia Sezioni del paesaggio italiano, realizzata in collaborazione con Stefano Boeri, e riceve il premio Osella d'oro per la fotografia di architettura contemporanea. Nel 2000 svolge un lavoro sull'area metropolitana di Berlino su invito del DeutsAher Akademischer Austausch Dienst ed espone Milano, Berlin, Valencia all'IVAM (Istituto Valenciano de Arte Moderno) di Valencia. Nel 2003 partecipa alla V Biennale di Architettura e di Design di Sao Paulo con una mostra in collaborazione con Álvaro Siza. Nel 2006 espone alla Fundação Calouste Gulbenkian di Lisbona e riceve un incarico di lavoro dal Nouveau Musée National de Monaco. Nel 2006 presenta una grande retrospettiva alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi. Nel 2007 è invitato alla LII Esposizione d'Arte della Biennale di Venezia dove presenta fotografie della serie Beirut 1991. Sempre nel 2007 realizza una grande campagna fotografica sulla Silicon Valley per incarico del San Francisco Museum of Modern Art. Nel 2008 realizza una ricerca sulla città di Roma, presentata al Palazzo delle Esposizioni e lo stesso anno presenta una ricerca sulla trasformazione della città di Mosca vista dalle sette torri staliniane, in collaborazione con Umberto Zanetti. La sua ricerca va sempre più allargandosi alle grandi metropoli del mondo e nel 2010-2011 lavora su Istanbul, Shanghai, Rio de Janeiro. Nel 2012 partecipa alla XIII Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia con il progetto Common Pavilion. Nel 2012 Rizzoli ha pubblicato Leggere le fotografie in dodici lezioni. Ha pubblicato oltre cento libri personali e le sue fotografie fanno parte di collezioni pubbliche e private italiane e internazionali.
L'esposizione Nelle città di Gabriele Basilico rappresenta una novità nella programmazione del Magazzino delle idee. Attraverso le opere di uno dei più grandi fotografi italiani degli ultimi decenni, questo spazio che ha fatto della fotografia il suo ambito privilegiato di ricerca volge infatti la propria attenzione a temi, come l'architettura e il paesaggio urbano, non ancora esplorati nell'ormai lunga serie di esposizioni. Ma non è solo questo aspetto a rendere la mostra di Basilico unica: Nelle città è un'occasione di dialogo fra spazi interni ed esterni, fra sale d'esposizione e il contesto architettonico, fra ciò che si ammira alle pareti e quanto si osserva attraverso le finestre.

I SEI INEDITI
Fra i numerosi paesaggi urbani documentati da Basilico e presenti in mostra figurano infatti 6 straordinarie inedite vedute di Trieste: attraverso l'occhio del fotografo sono osservate alcune fra le prospettive più note della città come Piazza Unità d'Italia e Ponte Rosso, ma anche profili di architetture industriali lungo le rive e vedute del porto vecchio. Al solo volgere dello sguardo il visitatore può dunque mettere a confronto l'interpretazione fotografica da parte dell'artista e percezione individuale dei luoghi.
La mostra ribadisce dunque ancora il forte legame fra il Magazzino delle idee, la città e la regione. Quel legame che molte volte si è espresso attraverso collaborazioni con realtà culturali diverse si manifesta in questo caso nel modo più diretto: facendo del capoluogo stesso uno dei temi dell'indagine artistica che si svolge all'interno di uno spazio espositivo fra i più attivi in Friuli Venezia Giulia. 
La mostra in programma dall'11 giugno al 5 settembre 2021 sarà aperta al pubblico dal martedì alla domenica dalle ore 10:00 alle ore 19:00. L'accesso è consentito a massimo 50 persone alla volta, per rispettare le normative anti Covid attualmente in vigore.
 

Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 09:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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