Margherita Hack, riapre la Specola. Ecco tutti gli appuntamenti in suo onore

Lunedì 6 Giugno 2022
Margherita Hack, riapre la Specola. Ecco tutti gli appuntamenti in suo onore

TRIESTE - Da oggi, lunedì 6 giugno, riapre al pubblico la Specola, la stazione osservativa dove ha operato Margherita Hack, dopo due anni di chiusura a causa del Covid.

Il taglio del nastro per re-inaugurazione è avvenuto questa mattina nella sede della struttura, a Basovizza (sul Carso triestino), alla presenza del direttore Inaf-Osservatorio Astronomico di Trieste, Fabrizio Fiore e di autorità politiche e scientifiche. La Specola è costituita di un piano terreno, dove è stata allestita una mostra con un nuovo percorso storico-divulgativo, e di un primo piano dove si trova la cupola e il relativo telescopio. Fiore ha anche presentato una settimana di eventi in occasione del centesimo anniversario dalla nascita della scienziata (12 giugno 1922). Eventi all'insegna di un nuovo modo di comunicare la scienza. «Non vogliamo fare conferenze paludate, in cui noi stiamo da una parte e il pubblico dall'altra. Dobbiamo seguire gli insegnamenti di Margherita Hack: fare scienza, e spiegarla alle persone nel miglior modo possibile». «Specola - ha detto il direttore Inaf - è una delle attività che rimarrà nel tempo: la ristrutturazione della sede ci permette di riaprire al pubblico, soprattutto alle scuole. Ma nei prossimi giorni ci saranno altre attività, tra cui spettacoli di contaminazione fra scienza, teatro e musica che si svolgeranno al Teatro Miela e al Molo IV». L'astrofisica toscana avrebbe dato un forte impulso alla ricerca e alla comunicazione pubblica della scienza in Italia, diventando la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico nel nostro paese, quello di Trieste, e lasciando il segno sia come astronoma che come divulgatrice.

Gli appuntamenti

L'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) ne celebra l'eredità dal 7 al 13 giugno attraverso una serie di eventi, sia online che in presenza. Si parte martedì 7 giugno alle ore 18 con «Il Cielo di Margherita Hack», settima puntata della serie di dirette «Il cielo in salotto», il magazine online di didattica e divulgazione dell'Inaf. Si prosegue il 7, 9 e 10 giugno a Trieste, con una serie di spettacoli dedicati alla scienziata, che saranno affiancati l'11 e 12 giugno da visite speciali alla Specola Margerita Hack, la Stazione Osservativa di Basovizza (Trieste). Il 10 giugno, nell'ambito del Festival di Astronomia di Castellaro Lagusello (Mantova) si terrà la conferenza «Margherita Hack: La signora che abitava nell'Universo», mentre l'11 e il 12 giugno si terranno due giornate di conferenze pubbliche sul tema «Firenze Ricorda Margherita Hack nel centenario della sua nascita», organizzate dalla sede Inaf di Arcetri, dove la ricercatrice svolse la tesi di laurea, dal Museo Galileo, Università di Firenze e Comune di Firenze. Il 12 giugno, a Bologna, sarà presentato il progetto video «Le mille vite di Margherita Hack», organizzato dalla Società Felsinea di Orchidofilia APS e il 13 giugno, a Milano, sarà inaugurata la scultura dedicata all'astronoma, donata da Fondazione Deloitte al Comune di Milano. Infine, mercoledì 8 giugno alle 21.10 su Rai Storia andrà in onda la puntata della trasmissione «Italiani» dedicata a Margherita Hack, con interviste ad astronomi e astronome Inaf presso le sedi di Arcetri e Trieste. 

La statua

«La volontà di dedicarle una statua c'è, ci vogliono solo i tempi burocratici per farlo. Credo però che di modi per ricordare Margherita Hack ce ne siano svariati: anche le manifestazioni di questi giorni dimostrano che il suo ricordo e la riconoscenza della cittadinanza sono sempre vivi». Lo ha detto la vicesindaca di Trieste, Serena Tonel, rispondendo a una domanda sulla eventuale intitolazione di un monumento alla scienziata in città, nel corso della cerimonia di riapertura al pubblico della Specola dedicata alla grande astrofisica. «Margherita Hack ha lasciato all'umanità intera un patrimonio scientifico indelebile - ha proseguito la vice sindaca - Dobbiamo esserle riconoscenti per la sua intensa attività di comunicazione scientifica, dei cui frutti possiamo godere ancora oggi. Un ringraziamento speciale va anche a INAF che fa della divulgazione, anche non formale, uno dei suoi cavalli di battaglia: un elemento di competitività da stimolare e coltivare per la città».

Ultimo aggiornamento: 16:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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