TRIESTE - La pm Maddalena Chergia, titolare dell'inchiesta sulla morte di Liliana Resinovich ha firmato il nulla osta con il quale autorizza la sepoltura del corpo. Secondo quanto si è appreso, i funerali si svolgeranno in forma privata ma non è stata ancora indicata una data. Non prima di trenta giorni saranno disponibli gli esiti degli esami tossicologici che contribuiranno a fare luce sulle cause del decesso: si attendono anche gli esiti dell'analisi del Dna rintracciato sui due sacchi neri dell'immondizia nei quali è stato trovato il corpo senza vita e sui sacchetti nylon che le avvolgevano la testa. La donna - scomparsa il 14 dicembre 2021 - è stata ritrovata il 5 gennaio, senza vita, nel parco dell'ex ospedale psichiatrico di San Giovanni dopo oltre tre settimane. Recente è la testimonianza di una donna che avrebbe visto Liliana camminare trafelata nella zona dell'Ospedale Maggiore. L'avvistamento risalirebbe al 22 dicembre.
Liliana aveva ancora la borsetta a tracolla
Sul corpo di Liliana Resinovich è stata trovata una borsetta vuota, portata a tracolla. È quanto si apprende da ambienti legati agli inquirenti. La presenza dell'oggetto era stata svelata ieri sera nel corso della trasmissione televisiva di Retequattro "Quarto Grado". Nella puntata, però, si sosteneva che la borsetta fosse stata trovata vicino al corpo. Sembra, però, che l'oggetto fosse a tracolla del cadavere, vuoto. Il corpo fu rinvenuto il 5 gennaio scorso in una zona isolata di un boschetto nell'Opp di Trieste, poco distante dalla sua abitazione, in due sacchi di uso condominiale e sulla testa due sacchetti di plastica trasparente del tipo utilizzato per la conservazione degli alimenti.
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