Disabilità e assistenza, in Fvg aumentati i bisogni delle famiglie. Nel 2050 il 35% della popolazione sarà over 65

Mercoledì 22 Febbraio 2023
Disabilità e assistenza, aumentati i bisogni delle famiglie. Nel 2050 il 35% della popolazione avrà un'età superiore ai 65 anni

UDINE - Sono più che raddoppiati, in Friuli Venezia Giulia, i casi di riconoscimento dei benefici della legge 104 per i familiari che assistono persone (non solo anziane) affette da disabilità gravi.

Nel 2019 erano 2.243, l'anno scorso 5.624. Il dato è stato elaborato dal patronato Inas Cisl Fvg e presentato ieri a Udine dal direttore regionale Gianluigi Pauletto nel corso dell'incontro promosso dal sindacato.


I DATI
L'incremento più marcato è stato registrato in provincia di Pordenone (da 228 a 1.540, sei volte tanto) e in quella di Gorizia (da 108 a 761, sette volte tanto); aumenti significativi anche a Trieste (da 359 a 823) e Udine (da 1.548 a 2.500). E crescono, nello stesso periodo, anche le invalidità civili riconosciute: dalle 6.891 del 2019 alle 7.138 del 2022. Proprio alla luce di ciò, la Cisl ritiene che sia necessario «ripensare i modelli dell'intero sistema dei servizi, puntando sulla massima integrazione tra sociale e sanitario, sulla cura di prossimità, sulla prevenzione diffusa e la valorizzazione del sociale». Anche perché le proiezioni sulla popolazione over 65 del Friuli Venezia Giulia, oggi al decimo posto tra le regioni più anziane d'Italia - con l'8,5% che supera gli 80 e il 26,4% con più di 65 anni - si farà ancora più anziana, tanto che nel 2050 tale percentuale salirà al 35%.


CORRETTIVI
Per il sindacato sono promosse le riforme regionali a potenziamento dei servizi domiciliari, molto bene la legge sui cargiver ma l'assistenza ai non autosufficienti non deve restare confinata a interventi sperimentali, quanto costituire una svolta radicale nella presa in carico degli anziani. «Per quanto ci riguarda sostengono Renata Della Ricca e Renato Pizzolitto è quanto mai urgente ripensare i modelli dell'intero sistema dei servizi, puntando sulla massima integrazione tra sociale e sanitario, sulla cura di prossimità, sulla prevenzione diffusa e la valorizzazione del sociale: elementi questi indispensabili per garantire il benessere e la cura dei soggetti più fragili». Tra i tasselli fondamentali, quello costituito dal sistema delle badanti, che anche in questo caso va governato per non rischiare la continuità assistenziale indispensabile al benessere delle persone, e l'offerta delle case di riposo, per cui il 2023 sarà un anno decisivo.


RESIDENZE
Novantacinque strutture convenzionate, infatti, dovranno presentare la domanda di accreditamento per un totale di 8.681 posti letto. E proprio su questo fronte, la Cisl Fvg chiede che la Regione non solo un sostegno delle famiglie di tipo economico, ma anche destinando le stesse risorse riconosciute alle strutture per l'occupazione dei posti letto, a copertura di quei servizi, come, ad esempio, la fisioterapia e l'assistenza infermieristica, indispensabili alle famiglie che scelgono la strada della domiciliarizzazione per il proprio caro. «I prossimi cinque anni di legislatura saranno ancora più difficili dei cinque che stanno per terminare ha fatto presente il vicepresidente regionale Riccardo Riccardi - poiché richiederanno una ricostruzione immateriale, che non riguarderà, come nel 1976, le case crollate, ma le persone oggi "piegate" nelle loro abitazioni: la società post-pandemica è completamente diversa e i segnali di questa profonda mutazione già si leggevano in passato; non sono stati colti, col risultato, oggi, del grave peso e delle complesse conseguenze di scelte non fatte a livello Paese e in tutto il mondo occidentale».

Ultimo aggiornamento: 15:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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