Situazione difficile sul Carso sloveno, arrivano aerei romeni e elicotteri italiani. Fumo su Lignano e Monfalcone

Sabato 23 Luglio 2022 di Redazione Web
Notte difficile sul Carso sloveno
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TRIESTE - Dopo che l'incendio di enormi dimensioni che da giorni infuria sul Carso sloveno si è ulteriormente espanso ieri, i vigili del fuoco, militari sloveni e volontari continuano la loro battaglia con il fuoco in Slovenia anche questa mattina, dopo un'altra notte difficile. Lo riferisce oggi la televisione pubblica di Lubiana. L'incendio preoccupa in particolare nelle aree vicino a Cerje e Trstelje. Al momento l'estensione dei roghi sembra essersi un po' ridotta rispetto a venerdì sera, si evince dalle foto satellitari sul portale Firms-Nasa. Tuttavia nuovi focolai starebbero comparendo, hanno segnalato i media locali, avvisando che la giornata di oggi potrebbe essere molto impegnativa per le forze dispiegate sul terreno, sempre più esauste. Nel frattempo sono già 11 gli elicotteri attivi sulla zona ed è atteso un Canadair croato a contribuire a spegnere l'incendio. Secondo Radio Slovenia, i residenti di dieci villaggi nei comuni di Rence-Vogrsko e Miren-Kostanjevica sono stati costretti a passare la notte fuori dalle loro abitazioni, evacuate ieri. Ad alcuni è stato permesso di tornare a casa, mentre ad altri è stato impedito a causa del fumo denso sulla zona. 

Resistono focolai, fumo su Lignano

Se l'enorme incendio sviluppatosi sul Carso triestino sembra finalmente sotto controllo e ancora decine di vigili del fuoco e tre elicotteri stanno operando, gravi problemi si segnalano pochi chilometri appunto più a Est, giusto oltreconfine. Sono sei gli incendi in corso in Fvg e per i i quali sono operativi i soccorsi, dice il vicegovernatore Riccardo Riccardi, con deleghe a Protezione civile e Sanità. Si tratta degli incendi a Resia (dove operano 2 elicotteri della Protezione civile regionale, un Canadair e un secondo Canadair in arrivo), Medeazza (opera un elicottero della Protezione civile Fvg), Iamiano (1 elicottero della Protezione civile Fvg), Pulfero, Pontebba (un elicottero della Protezione civile Fvg). Infine brucia ancora il Carso. Riccardi ha precisato che nell' ambito della cooperazione transfrontaliera, i 2 elicotteri in azione a Iamiano e Medeazza intervengono temporaneamente in Slovenia, per aiutare lo spegnimento di incendi. Riccardi tra poco salirà a Resia per incontrare i sindaci e attivare la nuova strada che la Protezione civile ha aperto, così da togliere dall'isolamento l'intera valle.Questa mattina però sono segnalati i ritorni del fumo su Lignano, che costringe molti a tenere la finestre chiuse e complica la vita a tutti. È sotto controllo anche l'incendio divampato ieri a Savogna, in Friuli ma problemi si verificano ancora in Val Resia, dove resistono focolai e i collegamenti sono ancora interrotti. Oggi sulla zona opereranno un Canadair e due elicotteri; uno di questi ultimi farà anche alcuni lanci d'acqua a Pulfero (Udine) per spegnere definitivamente il rogo divampato ieri.

Nel primo pomeriggio giungerà in Val Resia il vicegovernatore del Fvg con deleghe alla Protezione civile e alla Salute, Riccardo Riccardi, per effettuare un sopralluogo. 

Monfalcone, mascherine e fragili a casa

Obbligo di mascherina Ffp2 qualora sia percepibile chiaramente odore di fumo o di bruciato fino alle 24 di domani, 24 Luglio. È inoltre consigliato a tutti i cittadini fragili di restare in casa tenendo le finestre chiuse e chiusi all'interno gli animali domestici. È vietato consumare verdura a foglia larga proveniente dalla zona dell'incendio. È il contenuto dell' Ordinanza n.26 della sindaca di Monfalcone, in provincia di Gorizia, Anna Maria Cisint, emessa questa mattina, che limita la circolazione delle persone per superamento dei valori limite di inquinamento atmosferico in seguito all'incendio sul Carso. Nei giorni scorsi la presenza di denso fumo aveva causato forti disagi, tra cui la chiusura per due giorni dello stabilimento Fincantieri.

Arrivati aiuti serbi, ieri nuove evacuazioni

La Serbia ha inviato due elicotteri 'Bell 212' con la capacità ciascuno di 1,5 tonnellate d'acqua e una squadra di vigili del fuoco a sostegno delle squadre di soccorritori impegnate contro il vasto incendio sul versante sloveno del Carso. Anche la Croazia nei giorni scorsi aveva inviato un Canadair. Le fiamme , che hanno interessato anche il versante italiano del Carso, non danno tregua alimentate dalle alte temperature e dal vento, e fino a ieri sera è stato necessario evacuare diversi villaggi per un totale di circa 500 persone. A causa dell'estendersi dell'incendio le autorità slovene hanno ordinato ieri l'evacuazione di una decina di altre piccole frazioni nel Comune di Rence-Vogrsko, a una decina di chilometri a sudest di Nova Gorica e Gorizia. Si tratta, ha informato la Tv pubblica slovena, delle località di Žigoni, Merljaki, Martinuči, Mohorini, Lukežiči, Ozren, Renški Podkraj, Arčoni, Oševljek e Gradišče in Renče.

Aerei dalla Romania e elicotteri italiani 

Tre aerei militari romeni con grandi capacità di carico dovrebbero arrivare in Slovenia nel tardo pomeriggio di oggi per aiutare a combattere gli incendi sul Carso sloveno. Lo ha detto oggi all'agenzia di stampa STA un rappresentante della Protezione civile slovena, Ervin Curlic. Inoltre due elicotteri dall'Italia: sono in azione a Iamiano e Medeazza e intervengono temporaneamente in Slovenia. Il governo romeno ha approvato l'assistenza di due velivoli Spartan da 6.000 litri, paragonabili al Canadair come capacità e un aereo Hercules che fornirà supporto, ha riferito il quotidiano sloveno Delo. Secondo i media locali, anche il ministro della Difesa serbo Aleksandar Vulin dovrebbe recarsi oggi nel Carso sloveno e incontrare il suo omologo sloveno Marjan Sarec. La Serbia è tra i paesi che stanno contribuendo alla lotta contro gli incendi in Slovenia. Secondo quanto si evince dai dai del portale FlightTracker24, inoltre, un Canadair croato è ora operativo nella zona dell'incendio in Slovenia. Il velivolo, un Canadair CL-415 SuperScooper, partito in mattinata dall'area di Zara, pesca acqua in Adriatico, davanti alle coste di Sistiana (Trieste) e poi si dirige sull'area maggiormente colpita dai roghi, in Slovenia.

Il sindaco di Gorizia

«Sembra un incubo senza fine. Quando pensi di avere la situazione sotto controllo, quasi come una beffa, ecco che si aprono nuovi focolai, di qua o di là dal confine». Così si è espresso questa mattina il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, precisando che «Italia e Slovenia stanno mettendo in campo tutte le forze possibili per domare questa belva che si sta mangiando tutto il nostro Carso e un pezzo dei nostri cuori, sgomenti di fronte a tanta devastazione. Ma non possiamo cedere allo scoramento». Ziberna ha usato il termine «eroi» per definire le persone che «da giorni e giorni stanno combattendo in prima linea. Lo dobbiamo al nostro stesso Carso che dovremo impegnarci a far rivivere. Lo dobbiamo a tutti noi perché è in queste occasioni che si deve avere la forza di ricominciare. Di ripartire, lottando perché questo incubo finisca al più presto. Un apprezzamento alla grande collaborazione e aiuto reciproco fra Italia e Slovenia. Ma su questo non c'erano dubbi». Sulla questione dell'inquinamento atmosferico e dunque dei valori delle Pm10 in particolare, Ziberna ha indicato che ieri sera si sono registrati «picchi elevati di PM10 però di breve durata che non intaccano di molto la media giornaliera, cui bisogna fare riferimento. Ma questa fase è comunque opportuno mantenere comportamenti prudenziali quindi evitare di sostare a lungo all'esterno, indossare la mascherina all'esterno, tenere chiuse le finestre e lavare bene la verdura dell'orto». 

Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 10:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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