Carso devastato dagli incendi, Trieste verso il blackout, A4 chiusa, stop treni. Evacuati 8 comuni al confine. A centinaia lasciano le case

La sindaca di Monfalcone: "Restate chiusi in casa". Il prefetto di Gorizia: evacuate alcune famiglie

Mercoledì 20 Luglio 2022 di Redazione Web
Carso devastato dagli incendi, il fumo fino a Grado e Monfalcone: chiuso lo stabilimento Fincantieri

TRIESTE  - «Da oggi lo stato di massima allerta per il rischio incendi verrà esteso dalle aree del Carso, di Grado e di Lignano a tutto il territorio regionale». Lo ha annunciato l'assessore regionale alle risorse forestali Stefano Zannier oggi 20 luiglio 2022. «Le previsioni meteo non danno un quadro confortante per i prossimi giorni ed è meglio innalzare il livello di cautela - ha precisato -: è atteso quindi per le prime ore del pomeriggio il decreto con decorrenza da domani mattina.

Stiamo realizzando massivi interventi di recupero di fauna ittica ovunque per immetterla in zone di sicurezza, ma se le condizioni di portata dei fiumi continuano a calare con questo ritmo - ha concluso - la situazione di salvaguardia entra in una fase di seria difficoltà».  

Trieste: blackout in arrivo

Alle 15.27 il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha lanciato l'allarme: «A breve potrebbe essere interrotta l'erogazione elettrica in alcune zone della città». Per domani, 21 luglio, sono in arrivo alcune autobotti in città. Il sindaco ha invitato i cittadini a non prendere gli ascensori.

La linea elettrica che riguarda Padriciano, il quartiere del comune di Trieste, è stata interrotta. Altri blackout potrebbero verificarsi nel resto della città. Anche la Slovenia sta staccando la linea in alcune zone.

Comuni evacuati, Ffp2 e finestre chiuse in 5 comuni

Evacuati cinque comuni al confine con la Slovenia. Un centinaio di persone spostate da Jamiano, in provincia di Gorizia, (a cui si aggiungono i residenti di Sablici) si trovano in questo momento al Centro Visite Gradina, a due passi dall'abitato di Doberdò del Lago. La Regione mette in guardia cinque Comuni (Doberdò, Sagrado, Savogna d'Isonzo, Ronchi dei Legionari e Staranzano): «Ffp2 all'aperto e finestre chiuse».

Anche Duino in preallarme: possibile evacuazione

«Questa mattina era iniziata la bonifica delle zone colpite dall'incendio, poi la situazione si è complicata. Le fiamme sono arrivate a circa 400 metri dalle abitazioni, il vento era favorevole al rogo e in un quel momento non erano più in azione i canadair», impegnati in altre emergenze. È quanto riporta il sindaco di Duino-Aurisina, Igor Gabrovec, che in queste ore ha raggiunto la località di Medeazza, per preallertare gli abitanti (un centinaio) a una possibile evacuazione. «Ho chiamato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che si è impegnato nelle verifiche» rispetto ai Canadair. «Poco prima delle 16 ne sono arrivati due da Venezia e hanno fatto alcuni sorvoli. Ho un'ordinanza pronta» per l'evacuazione, «sperando di non doverla usare». Alle operazioni hanno collaborato anche i cittadini. «Gli abitanti abili a usare ascia e motosega si sono dati da fare per preparare una zona cuscinetto tra l'abitato di Medeazza e il bosco». Intanto Gabrovec ha già emanato un'ordinanza che obbliga «a indossare all'esterno la mascherina Ffp2 nei centri abitati di Medeazza, San Giovanni di Duino, Duino e Villaggio del Pescatore fino a cessate esigenze». Inoltre si ordina che «le attività lavorative che prevedano l'esercizio all'esterno vengano svolte con l'utilizzo di mascherine Ffp2 per oggi nei centri abitati di Medeazza, San Giovanni di Duino e Villaggio del Pescatore». È infine «consigliato a tutti i cittadini di rimanere in casa, mantenere le finestre chiuse e tenere gli animali di affezione all'interno» e «di non accedere alle aree del demanio marittimo».

Il prefetto: evacuate alcune famiglie

«La situazione è complessa e abbiamo dovuto procedere con l'ulteriore evacuazione di alcune famiglie - tra cui una donna anziana e due bambini - a Lamiano, dopo quelle di ieri sera, nell'altra frazione di Doberdò del Lago, Sablici»: lo ha riferito il Prefetto di Gorizia, Raffaele Ricciardi, che sta seguendo in prima persona la situazione dell'incendio sul Carso. Non ci sono rischi per l'incolumità delle persone, ma sono a rischio alcune case praticamente quasi lambite dal fuoco: dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Gorizia si apprende che si registrano i primi danni a strutture e proprietà civili, con alcune auto distrutte dalle fiamme. È stato anche spiegato che il fronte del rogo non è in diminuzione, ma spinto dal vento prosegue ad avanzare e a distruggere centinaia di ettari di bosco. Dal fondovalle si continuano a udire forti detonazioni: si tratta dello scoppio di residuati bellici. Il Prefetto Ricciardi, in una riunione con gli amministratori locali, su consiglio dell'Arpa e dell'Azienda sanitaria, ha anche invitato i sindaci di Staranzano, Savogna d'Isonzo, Sagrado, Ronchi dei Legionari e Doberdò del Lago ad adottare la medesima ordinanza di Monfalcone, con obbligo di indossare la mascherina Ffp2 all'esterno e l'invito a non uscire di casa nelle ore notturne, quando il livello delle Pm10 si prevede si alzerà sensibilmente.

Il fuoco si estende alla Slovenia

Gli incendi sul Carso italiano si sono estesi anche oltre frontiera, in Slovenia e quattro paesini appena oltre il confine sono considerati a rischio. Lo riporta l'agenzia di stampa slovena STA. Le autorità, scrive la STA citando la Protezione civile slovena, hanno invitato la popolazione ad abbandonare Sela na Krasu, Hudi
Log, Korita na Krasu e Nova Vas
. Questa mattina invece la notizia dello spegnimento di un incendio scoppiato ieri, 19 luglio, tra Miren e Opatje Selo, in una zona più a nord di quella ora interessata dal fuoco.

Il rogo si è esteso fino in Slovenia, nella regione di Karst, l'incendio che da due giorni devasta il Carso. Lo riporta il portale 24ur.com, secondo cui sono stati evacuati quattro villaggi al confine tra i due Paesi. Il capo della Protezione civile di Lubiana, Srecko Sestan, ha affermato che nelle operazioni di spegnimento delle fiamme sono coinvolti circa 600 vigili del fuoco, assistiti da due aerei e due elicotteri inviati dall'Italia. Al
momento tre case sono state distrutte dalle fiamme e cinque pompieri sono rimasti feriti.

Fincantieri chiusa

Resterà inattivo oggi - 20 luglio - il grande impianto Fincantieri di Monfalcone (Gorizia) a causa della densità di fumo nell'aria provocato dall'incendio che da ieri divampa nell'area del Carso. Sono dunque circa tremila i dipendenti diretti di Fincantieri e delle ditte dell'indotto che oggi resteranno a casa. Per loro scatta la Cassa integrazione ordinaria. Il Gruppo ha precisato che la misura è stata adottata a tutela della salute dei lavoratori. Sebbene il fumo vada diradandosi con il passare delle ore, la qualità dell'aria è tale da sconsigliare l'attività lavorativa. Il fumo si è esteso su un'area molto ampia: segnalazioni anche da tutto il litorale: da Trieste fino a Lignano, ma anche a Udine. E grandi problemi anche oggi per chi deve spostarsi.

I roghi sul Carso

I vigili del fuoco dell'intero Friuli Venezia Giulia hanno lavorato, per tutta la notte, assieme ai colleghi sloveni, alla Guardia forestale e alla Protezione civile per arginare il rogo sul Carso divampato ieri mattina. L'assenza di vento ha favorito l'azione di difesa delle case di Sablici, la frazione di Doberdò del lago (Gorizia) da cui sono state evacuate una ventina di abitazioni. Il ristagno dell'aria ha invece provocato un picco notturno elevatissimo di Pm10 nella città di Monfalcone nella quale in molti quartieri l'aria era letteralmente irrespirabile: secondo le rilevazioni dell'Arpa Fvg nella notte si sono registrati picchi di 1.600 microgrammi per metro cubo, un livello altissimo se si considera che il limite giornaliero è di soli 50 microgrammi.

L'A4 resta chiusa: il punto

Sono ancora chiuse al traffico l'autostrada A4, nel tratto tra Redipuglia e Sistiana, la strada del Vallone e la ferrovia Venezia- Trieste nel tratto tra Monfalcone e Duino Aurisina. Dopo un sopralluogo svoltosi oggi pomeriggio da parte di Autovie non sono state riscontrate le condizioni ideali di massima sicurezza per la ripresa della circolazione anche a fronte del persistere del fumo che a tratti rischia di ostacolare la buona visibilità. Oltretutto, durante la notte, è previsto l'intensificarsi del fenomeno delle polveri come già accaduto nella serata di martedì. Da qui la decisione presa di comune accordo con Vigili del fuoco e Polizia stradale con il coordinamento della Prefettura di mantenere chiuso il tratto autostradale da Villesse fino al Lisert in direzione Trieste e da Sistiana a Redipuglia in direzione Venezia. Nel frattempo l'azione messa in campo dalla Concessionaria di attivare il bypass Vìllesse - Gorizia ha consentito di scaricare il flusso dei transiti dei mezzi pesanti e di normalizzare - per quanto possibile stante la situazione di emergenza - la circolazione. Un altro sopralluogo verrà effettuato giovedì 21 luglio alle ore 7 per verificare la riapertura almeno della direttrice est (verso Trieste) del tratto tra Villesse e la barriera del Lisert mentre per la direttrice opposta (verso Venezia) bisognerà attendere l'evoluzione dei focolai a ovest della tratta autostradale

Dall'alba si sono già alzati in volo nuovamente i Canadair, gli elicotteri dei Vigili del fuoco e della Protezione civile Fvg. In merito alle cause del rogo, sembra escludersi al momento l'azione di piromani o comunque l'ipotesi del dolo: il primo focolaio pare sia stato innescato dalle scintille provocata dalla frenata di un treno. Il forte vento che spirava in quel momento sul Carso e la vegetazione secca hanno alimentato rapidamente le prime fiamme. Grossi problemi sono segnalati ancora per il traffico: restano infatti chiusi i 30 km di Autostrada già interessati martedì 19 dalle misura.

Circolazione treni bloccata fino a giovedì mattina

Ed è ancora interrotta anche la circolazione ferroviaria tra Trieste e Monfalcone: resterà bloccata per tutta la giornata di mercoledì 20 luglio e riprenderà giovedì mattina, salvo ulteriori proroghe. Lo fa sapere Trenitalia precisando che è attivo un servizio sostitutivo con 6 bus da Monfalcone a Bivio Aurisina e viceversa. Trenitalia segnala inoltre forti rallentamenti del traffico stradale che causano ulteriori disagi e ritardi.

Nel tratto Bivio Aurisina-Trieste è attivo un servizio a spola con treni. Sono presenti a Bivio Aurisina operatori Trenitalia che assistono i viaggiatori. Da Monfalcone vengono effettuati i collegamenti per Venezia e per Udine. I viaggiatori - ha segnalato ancora Trenitalia - vengono informati con annunci a bordo e a terra.

Il sindaco di Monfalcone: «Non uscite di casa»

«Se potete non uscite di casa». È l'appello che la sindaca di Monfalcone (Gorizia) Anna Maria Cisint ha rivolto questa mattina alla cittadinanza a causa della densità di fumo nell'aria, tale da renderla insalubre. L'appello è stato diffuso stamani attraverso i social alle 7:30 come un «aggiornamento» della situazione. A Monfalcone, dove oggi sarà inattivo lo stabilimento della Fincantieri, non si terrà il mercato e non verrà svolta alcuna attività all'aperto per i centri estivi.

 

Video

Lo stabilimento

Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 08:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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