Farmaci a base di stupefacenti con ricette falsificate: 4 arresti

Sabato 21 Ottobre 2017 di E.B.
Farmaci a base di stupefacenti con ricette falsificate: 4 arresti
TRIESTE - Quattro persone arrestate tra cui un medico. Questo il bilancio dell'operazione "ossicodone" condotta dalla Squadra Mobile che si è conclusa con gli arresti domiciliari per il 54enne Giorgio Bercic Sepcic, nato in Croazia, medico, Dalibor Milosevic nato in Serbia, 32enne, Maurizio Bubbini, 36enne e Michele Lotta, 21anni studente. L'accusa è quella di aver indebitamente prescritto, con spese a carico del servizio sanitario, numerose ricette di medicinale a base di ossicodone (rientra tra le sostanze stupefacenti) anche sottoscrivendo falsamente
le prescrizioni a nome di altri medici ignari e suoi sostituti, ovvero intestandole a pazienti ignari: tutti gli altri, a vario titolo, sono indagati del delitto di spaccio di sostanza stupefacenti. Bercic prescriveva indebitamente medicinali a base di ossicodone a favore di terzi mentre Milosevic, Bubbini e Lotta ne cedevano parte ad acquirenti tossicodipendenti

Le indagini sono state avviate a seguito di una segnalazione dell'Azienda Sanitaria su anomale prescrizioni di medicinali a base di ossicodone effettuate da alcuni medici.
Dopo un’attenta analisi, l’attività si è concentra in particolar modo su due professionisti, il dottor Giorgio Bercic Sepcic e un altro, sostituto del primo. Le prime verifiche documentali effettuate hanno acclarato come fosse del tutto ingiustificata la mole di prescrizioni di medicinali a base di “ossicodone” rilasciate sia a firma del dottor Bercic che del suo sostituto. In particolare venivano evidenziati come fruitori delle loro prescrizioni alcuni giovani tossicodipendenti e, considerando che i medicinali prescritti sono ordinariamente assunti da malati oncologici terminali a completamento della terapia del dolore, appariva fin da subito incomprensibile il loro abbinamento con tali soggetti. Anche le quantità di medicinale prescritto e la vicinanza temporale tra il rilascio di una ricetta e l’altra e sempre allo stesso fruitore risultavano assolutamente contrastanti e inadeguati rispetto a un qualsivoglia piano terapeutico. I fruitori inoltre non erano stati sottoposti ad alcun piano terapeutico, né erano assistiti del dottor Bercic.


È stata anche verificata l’esistenza di prescrizioni di più scatole di medicinale a base di ossicodone da 80 mg. per ogni singola ricetta, a volte effettuate addirittura un giorno dietro l’altro. L’avvio delle indagini ha consentito di escludere responsabilità in capo al sostituto di Bercic che reiteratamente, ha utilizzato impropriamente un timbro con l’intestazione del collega così da indurre a ritenere che la prescrizione fosse stata effettuata da professionisti, in realtà ignari. I soggetti tossicodipendenti dopo essersi "approvvigionati” dal dottor Bercic di ricette di medicinali a base di “ossicodone”, andavano in farmacia ad acquisire il prodotto, cedendone poi parte a terzi. Bercic prescriveva loro il medicinale anche compilando le cosidette ricette "rosse” (che prevedono la gratuità del prodotto con costi a carico dell’Azienda Sanitaria) a nome di persone diverse e del tutto ignare. Il danno per l’Azienda sanitaria, al momento, è stato quantificato in circa 40mila euro.
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