Pena di morte per i gay: sì unanime dall'Aula alla rimozione del consigliere comunale Tuiach

Giovedì 25 Marzo 2021 di E.B.
Pena di morte per i gay: sì unanime dall'Aula alla rimozione del consigliere comunale Tuiach
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TRIESTE -  Due mozioni diverse, lo stesso obiettivo: verificare la possibilità di rimuovere dall'incarico il consigliere comunale di Trieste, Fabio Tuiach, a causa dei suoi commenti pubblici di natura discriminatoria a proposito di un grave episodio di violenza, ed esprimere solidarietà alla vittima dell'aggressione avvenuta a febbraio a Rupingrande ovvero l'attivista Lgbtq Antonio Parisi. L'ex pugile triestino aveva infatti parlato di "carcere" e di "pena di morte" per i gay.  L'iniziativa politica di Pd e Movimento Cinque stelle ha incontrato oggi il favore di tutto il Consiglio regionale che ha approvato in modo compatto - a scrutinio segreto, come imponeva il riferimento esplicito a nome e cognome di una persona - i testi proposti.

La convergenza politica rischia però di non tradursi in atti concreti perché, come ha spiegato l'assessore Pierpaolo Roberti, in base a una prima ricognizione tecnica non risultano praticabili le sanzioni richieste nei confronti del rappresentante istituzionale triestino.

L'ampia discussione ha trovato comunque tutti d'accordo sulla necessità di dissociarsi in modo chiaro e netto da  "esternazioni contrarie ai valori della Costituzione", come le ha definite Roberto Cosolini, primo firmatario della mozione Pd. Mentre Cristian Sergo, capogruppo e primo firmatario del testo M5S, ha osservato che "quando si viene eletti, si diventa rappresentanti di tutti i cittadini, non solo di chi ci ha votato". 

L'assessore ha infine riassunto la relazione già svolta dai suoi uffici sui possibili provvedimenti di sospensione, riportando alcuni esempi degli ultimi anni e sottolineando che non esistono in giurisprudenza casi di sanzioni di questo genere per reati di opinione. La conclusione è che appare molto difficile "sospendere un amministratore prima che ci sia una condanna da parte della magistratura".
 

Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 17:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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