TRIESTE - Fatture emesse da società rumene inattive e cessate dopo pochi mesi, per prestazioni di trasporto mai eseguite, consentendo così a 7 società di logistica e consegne a domicilio di abbattere imponibile Ires e di sottrarsi al pagamento dell'Iva. Denunciati 20 imprenditori di logistica e consegne a domicilio.
Per questo, per i reati di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, i finanzieri di Trieste hanno eseguito un sequestro preventivo di 2 milioni emesso dalla Procura di Trieste per la confisca di risorse pari all'importo delle imposte evase dalle 7 società. I finanzieri hanno perquisito le società destinatarie della misura, situate a Trieste, Milano, Roma, Genova e Parma.
I finanzieri hanno indagato venti tra amministratori di fatto e di diritto per i reati di emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti al termine di indagini avviate un anno fa dopo l'analisi di una serie di anomalie societarie, commerciali e finanziarie di alcune imprese del settore della logistica che operano a Trieste.
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