TRIESTE - Beni di prima necessità in Ucraina, un "corridoio del grano" con partenza a Trieste. Per far fronte all'emergenza umanitaria dopo il mancato rinnovo dell'accordo sull'esportazione del grano, oggi, 22 settembre, all'ambasciata della Repubblica Slovacca a Roma si è riunito un tavolo di confronto trilaterale tra Ucraina, Italia e Slovacchia. Tra i partecipanti anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il ministro dei Trasporti slovacco Pavol Lančarič, l'ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnik e l'ambasciatore della Repubblica Slovacca in Italia Karla Wusterovà. Obiettivo dell'incontro, riporta la nota dell'ambasciata di Trieste, «definire una strategia su come far arrivare i prodotti agroalimentari dall'Ucraina alle parti più sofferenti del mondo attraverso un corridoio di solidarietà che attraversi l'Europa partendo dal cruciale snodo ferroviario slovacco di Kosice, dove l'infrastruttura con scartamento ucraino si collega a quella europea consentendo il passaggio delle merci. Strategico in questo quadro il ruolo di Trieste come porto di partenza delle merci alimentari provenienti via treno dall'Ucraina e destinate ai Paesi più in difficoltà».
Corridoio del grano, i tempi per risolvere l'emergenza
«Oggi è emersa chiaramente la volontà politica delle parti di dare vita in tempi rapidi a questo corridoio - ha affermato Luca Farina, console onorario della Repubblica Slovacca a Trieste per il Friuli Venezia Giulia - e come Trieste possa essere lo sbocco perfetto verso il trasporto via mare. Tutti hanno convenuto che il porto di Trieste abbia le caratteristiche tecnico-logistiche e le competenze per gestire l'importantissima fase finale di questo corridoio.
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