La Croazia critica la Nato: «C'era una bomba nel drone caduto a Zagabria»

Domenica 13 Marzo 2022
Il drone caduto a Zagabria

ZAGABRIA - C'era una bomba sul drone giunto dalla zona di guerra in Ucraina e schiantatosi giovedì notte a Zagabria, capitale della Croazia, dopo aver sorvolato la Romania e l'Ungheria. Lo ha riferito oggi 13 dicembre il ministro della Difesa croato, Mario Bonožić, dopo che dal cratere del diametro di tre metri sono stati estratti i frammenti del velivolo. «Sono state trovate tracce di esplosivo e ci sono indicazioni che questo non era un drone da ricognizione», ha detto il ministro, precisando che il velivolo trasportava una bomba aerea di produzione sovietica, che è esplosa e ora non pone più nessun rischio.

Finora non è stato accertato a chi appartenesse il velivolo e i primi dati sulla sua traiettoria non possono escludere né la parte russa né quella ucraina. Non è ancora chiaro neanche se la bomba sia esplosa prima o dopo l'impatto al suolo. In un primo momento si era ipotizzato che si trattasse di un drone del tipo Tu-141, di fabbricazione sovietica e in dotazione all'esercito ucraino che aveva perso il contatto con il velivolo o programmato male la sua traiettoria. Il ministro ha aggiunto che la Croazia «non può sicuramente dirsi soddisfatta della reazione dei Paesi della Nato, in primis l'Ungheria e la Romania, che hanno avvistato l'oggetto molto prima di noi e non hanno reagito». «Faremo un'analisi dettagliata con gli alleati per accertare cosa è successo», ha concluso. 

Ultimo aggiornamento: 14:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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