Dirigenti: dopo i bonus la stangata per 120, trattenute da 170mila euro

Domenica 9 Giugno 2019 di Elisabetta Batic
Dirigenti: dopo i bonus la stangata per 120, trattenute da 170mila euro
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Trattenute per complessivi 170mila euro nelle ultime buste paga di circa 120 dirigenti regionali, di cui 82 in servizio, a fronte dell'erogazione di un milione e 600mila euro di premi stabiliti in primavera per il raggiungimento degli obiettivi di produttività. In media si tratta di una decurtazione pari a 1.399 euro.
LA SCELTASono i numeri della stangata operata dalla Regione al fine di non incorrere in un'eventuale procedura di danno erariale e togliere le diseguaglianze tra i dipendenti pubblici. Lo ha spiegato ieri mattina a Trieste l'assessore alla Funzione pubblica Sebastiano Callari sottolineando la volontà di «tutelare il personale dirigente e non attraverso tutti gli strumenti messi a disposizione dalla legge, in caso di malattia grave o infortunio».
LA MANOVRAL'operazione è collegata al decreto Brunetta dell'estate del 2008 che dispone la trattenuta dallo stipendio nei primi dieci giorni di assenza per malattia per i dipendenti pubblici e già applicata in Friuli Venezia Giulia al personale di livello inferiore ma non alla dirigenza: «Dal 2008 questo principio non è stato applicato probabilmente per problemi di interpretazione della legge» ha affermato Callari riferendosi alle Giunte precedenti (a guida Renzo Tondo prima e Debora Serracchiani poi). 
A RITROSOFatto sta che le trattenute operate hanno dovuto tenere conto degli ultimi dieci anni raggiungendo, in alcuni casi, importi fino a 20mila euro. «Un atto dovuto nei confronti di una norma che, diversamente da quanto ritenuto in passato, non lascia invece spazio a troppe interpretazioni - ha aggiunto l'assessore - ma anche un gesto di equità nei confronti delle migliaia di dipendenti pubblici, non inquadrati come dirigenti, cui già venivano applicate le trattenute previste per legge». Ed ancora: «La trattenuta non intaccherà lo stipendio tabellare bensì le retribuzioni accessorie, quelle di posizione e di risultato dunque, e prevede l'esenzione in caso di infortunio sul lavoro, ricovero o somministrazione di terapie salvavita». Di più. 
RATEAl fine di non incidere in modo eccessivo sulla retribuzione complessiva del personale, l'Amministrazione ha inoltre disposto che l'importo degli anni futuri possa essere rateizzato, contenendo così il prelievo mensile entro i 200 euro. «Contrariamente a quanto potrebbe emergere da una prima superficiale lettura - ha chiosato Callari - non si tratta di alcun accanimento della Regione verso i dipendenti, quanto piuttosto di un'azione riparatrice che intende tutelare da un lato l'Amministrazione e dall'altro i dirigenti stessi rispetto alla mancata applicazione di una norma che, sebbene discutibile nelle premesse e rivedibile in contenuti che riconosco essere largamente superati, non sarebbe potuta rimanere inapplicata ancora a lungo».
LE INTENZIONI«Nessun pugno duro ha ribadito l'assessore ho trovato grandi persone molto motivate ma di fronte ad alcuni privilegi, intesi non come erogazione di stipendi, davanti ad una collettività che fatica ad andare avanti, dobbiamo fare la nostra parte». «Se abbiamo fatto degli errori dovendo intervenire a ritroso siamo disponibili a tornare indietro per erogare il maltolto ha concluso ma sia chiaro che non abbiamo tolto un euro dallo stipendio delle persone, siamo intervenuti sull'indennità di posizione prima che la Corte dei conti bussi alla nostra porta».
Elisabetta Batic
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