Corteo No Green Pass, in 8.000 sfidando i divieti. Piazza Unità assediata, scontri, lo sgombero: 10 fermati, aggrediti 2 giornalisti

Sabato 6 Novembre 2021 di Redazione web
Il corteo a Trieste: tensioni in piazza Unità oggi 6 novembre
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TRIESTE - Alle 15 in punto, come previsto, è partito il corteo dei No Green Pass per le vie di Trieste. Circa 8 mila persone hanno sfilato, scadendo insulti contro il premier Mario Draghi e urlando "Libertà, libertà", chiamando in causa anche il sindaco Roberto Dipiazza e il governatore Massimiliano Fedriga. Molti avevano la mascherine, secondo le disposizioni di sindaco, prefetto e questura, ma molti hanno sfilato senza.

Nessuna distanza di sicurezza e nessun servizio di controllo interno al corteo, come invece era stato richiesto. Probabili, quindi, le sanzioni agli organizzatori.

Tentano di entrare in piazza Unità: assedio e scontri

Ore 18: un gruppo di circa 200 manifestanti intorno ha tentato di raggiungere piazza Unità d'Italia da piazza della Borsa, spingendo le transenne in avanti nel tentativo di far arretrare lo schieramento delle forze dell'ordine. Queste, però, hanno reagito respingendo vigorosamente i manifestanti e agitando anche i manganelli.

ore 19.25: la tensione è poi rapidamente salita, la piazza in questo momento, è assediata. Non risultano feriti né contusi. Il gruppo si era avvicinato alla barriera e, nonostante qualcuno invitasse alla calma, altri invece hanno cominciato a spingere urlando «vergogna» e «venduti» e così sono venuti a contatto con la polizia in tenuta antisommossa che ha reagito con gli scudi e con i manganelli. Il gruppo di manifestanti al momento resta sul posto: «Vogliamo entrare nella nostra piazza, vogliamo passeggiare nella piazza» hanno detto e ribadito. Poco prima delle 19.40 altra piccola carica di Polizia e Carabinieri per allontanare il "presidio" dopo la firma di un ordine di sgombero. 

ore 19.40: scontri si stanno verificando in questi minuti tra la polizia e i manifestanti No Green pass che si sono via via ridotti di numero e ora sono circa cento. Lo schieramento di agenti si è mosso da piazza Unità d'Italia e avanza per spingere i manifestanti lontani, ricacciandoli verso piazza della Borsa. Le forze dell'ordine hanno caricato usando manganelli e forse una persona è rimasta contusa. Sono anche volati tavolini e sedie dei bar della zona. 

ore 20.15: le forze dell'ordine sgomberano la zona. e a manifestare. In piccole unità di pochi uomini, polizia e carabinieri hanno allontanato tutti facendo mulinare i manganelli e utilizzando gli scudi.  Alcune persone sarebbero state portate in Questura a Trieste, dieci fermati ma il numero potrebbe salire ad una ventina entra la tarda serata. Gli agenti inoltre visioneranno i tanti filmati che sono stati girati nel corso della manifestazione dai quali risulterebbero violazioni di varia natura che potrebbero essere puniti con una denuncia. 

Giornalisti aggrediti

Oltre ad alcuni giornalisti presi di mira con insulti e con tentativi di coprire le telecamere e allontanare i microfoni, i manifestanti hanno anche materialmente aggredito due giornalisti. Il cronista de Il Piccolo Gianpaolo Sarti è stato colpito con una testata; un altro contestatario, invece, ha colpito con una manata prima il microfono e poi la telecamera con la quale Andrea Pierini, di una televisione locale, stava riprendendo la protesta. 

Conclusione anticipata

Giunto in piazza Oberdan, il corteo si è fermato invece di tornare al punto di partenza, in piazza della Libertà, come previsto. Secondo quanto hanno spiegato gli organizzatori, i manifestanti si sono fermati prima perché in piazza Oberdan ha sede il Consiglio regionale e dunque simbolicamente la protesta ha coinvolto anche le istituzioni regionali dalle quali si sono sentiti «attaccati».

Poco dopo le 17.30 sul posto sono rimaste circa 300 persone, il resto del corteo si è sciolto. Resta invece bloccato un tratto di via Carducci, lungo la quale si trova piazza Oberdan, appunto. Un portavoce del Coordinamento No Green pass, Tito De Toni, ha detto che nel corso del corteo non è stato svolto il servizio d'ordine, come previsto invece dall'ordinanza del sindaco. Nel corso della manifestazione si è svolta anche una raccolta fondi per sostenere eventuali spese legali.

Il nodo del servizio d'ordine

Sul fatto che non fosse necessario un servizio d'ordine è intervenuto anche il leader del Movimento 3V, Ugo Rossi, a manifestazione cominciata sostenendo che «mascherine e steward non ci sono perché è un compito che spetterebbe alla pubblica sicurezza, all'autorità non di certo a chi manifesta». Rossi ha detto di non essere intimorito da eventuali sanzioni: «Ho già accumulato multe per 25 mila euro prese in un anno e mezzo, non ho alcun timore, la protesta continuerà a oltranza fino a quando l'obbligo vaccinale e il green pass non saranno aboliti… vaccinati e non vaccinati noi insieme e contro le discriminazioni... infiltrazioni? Siamo gente pacifica e cittadini comuni che lottano per la libertà. Con Puzzer vai d'accordo: lui fa le sue scelte ma gli obiettivi possono essere comuni lui fa scelte sue personali, noi abbiamo messo da parte simboli e personalismi C'era già un coordinamento e non serviva più un altro». 

Puzzer assente

Il corteo è aperto da un furgone sul quale è montato un altoparlante dal quale è stato più volte raccomandato ai partecipanti di indossare la mascherina e che illustra le ragioni della protesta. In una città blindata, la manifestazione si apre con uno striscione in cui si invita il sindaco a indossare la mascherina e altri contro il Green pass. È assente il leader del Coordinamento Lagentecomenoi, Stefano Puzzer, che sarebbe fuori città.

Quando il corteo è giunto a un paio di isolati di distanza da piazza Unità d'Italia, lungo Riva Tre Novembre, dove non si può accedere, più gruppi di persone si sono staccate dalla manifestazione per fermarsi davanti al blocco delle forze dell'ordine schierate in tenuta antisommossa e con i furgoni blindati messi di traverso. Qui hanno urlato ripetutamente «Vergogna». Altri gruppi si sono aggiunti a quelli fermatisi, qualcuno invece ha ripreso la marcia.

Molti gli slogan contro il sindaco Dipiazza.

Video

Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 14:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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