TRIESTE - «Credo che il virus sia entrato per contiguità geografica con una zona come la Slovenia che è in condizioni molto molto drammatiche. Un tampone su due lì è positivo. Le terapie intensive in Slovenia sono strapiene, non ci sono posti letto. È una situazione veramente tragica». Lo ha detto il segretario Anaao Assomed, l'Associazione dei medici e dei dirigenti sanitari del Friuli Venezia Giulia, Valtiero Fregonese, in un'intervista a InBlu2000, la radio nazionale Dab della Conferenza episcopale italiana. «Purtroppo non ci sono controlli al confine. Qualcuno - ha aggiunto Fregonese - ha sollevato questo problema.
In Slovenia positivo il 40% dei tamponi
La situazione epidemiologica in Slovenia rimane grave, con quasi il 40% dei test molecolari eseguiti mercoledì risultati positivi. Lo ha riportato oggi l'agenzia di stampa slovena STA. Sono stati 3.662 i nuovi casi confermati, un dato leggermente superiore rispetto allo stesso giorno di una settimana prima, ha osservato la STA. Secondo il portale Covid-19 Sledilnik, altre 23 persone sono decedute a causa del Covid, mentre 1.104 sono ricoverate in ospedale, 253 in terapia intensiva.