Carburante a prezzi stracciati perché evadevano le imposte: sequestrati beni per oltre 26 milioni di euro

Mercoledì 14 Luglio 2021 di Redazione Web
Finanziari durante una verifica su un camion cisterna

TRIESTE - Non versavano le imposte e così riuscivano a vendere carburanti su tutto il territorio nazionale a prezzi addirittura inferiori a quelli di costo. Lo ha scoperto la Guardia di Finanza, anche quella di Trieste, che ha sequestrato beni per circa 26 milioni di euro. Si tratta delle disponibilità finanziarie di società con sede legale nelle province di Frosinone e di Napoli, di quelle dei loro amministratori, legali e di fatto, questi ultimi accusati di una maxi evasione fiscale.

Le attività investigative hanno consentito di individuare numerose "società cartiere" e i loro effettivi gestori che spesso, è emerso, si sono rivelati dei prestanome. I finanzieri dei nuclei di polizia economico finanziaria di Napoli, Trieste e Frosinone, coordinati dalla Procura di Napoli, hanno ricostruito un complesso meccanismo societario grazie al quale gli indagati riuscivano ad evadere l'Iva e a piazzare così carburante sul mercato a prezzi estremamente bassi. 

Ultimo aggiornamento: 16:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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