TRIESTE - Un attacco hacker è stato subito ieri dal Porto di Trieste, il cui sito web è rimasto irraggiungibile per alcune ore, dalla mattina fino al primo pomeriggio. L'attacco è stato confermato dall'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale. A rivendicare l'azione - come riportano anche i media locali - è stato il collettivo hacker filorusso NoName057, che ha preso di mira anche altri scali italiani.
Per quanto riguarda Trieste, non sono state riscontrate ripercussioni sulla rete informatica interna dell'infrastruttura. L'intervento della polizia postale e delle comunicazioni ha contribuito a ridurre gli effetti dell'offensiva informatica e la funzionalità del sito web è stata regolarmente ripristinata nel primo pomeriggio. Attraverso Telegram, i presunti autori dell'attacco hanno spiegato che «l'Italia sta preparando il settimo pacchetto di aiuti militari ai nazisti ucraini, come annunciato dal ministro della Difesa». E ancora: «il 'governo della pastà progetta anche di partecipare ad una iniziativa per addestrare i soldati ucraini. Ecco come possono finire queste storie per loro».
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