MUGGIA - Brutta disavventura per il carabiniere che nella nottata di ieri - mercoledì 2 maggio - è stato azzannato alla gamba e al torace da un cane di grossa taglia. E' successo a Muggia: il militare, assieme ad un collega, ha fermato un'autovettura con a bordo due persone. La conducente, K.K. le sue iniziali, noncurante dell'alt intimato dalla pattuglia, ha proseguito la sua marcia costringendo i due carabinieri ad inseguirla. Dopo qualche centinaio di metri alla donna è stato chiesto di esibire i documenti di identità e di circolazione ma non solo si è rifiutata di farlo ma è anche ripartita velocemente nel tentativo di far perdere le proprie tracce.
Raggiunta nuovamente dalla pattuglia, la conducente è stata invitata a scendere dalla vettura: a quel punto ha iniziato ad inveire contro i militari e contestualmente ha richiamato i suoi due cani di grossa taglia che sedevano sul sedile posteriore dell'auto. Uno dei due animali è saltato fuori dal veicolo e ha azzannato il carabiniere. Approfittando della situazione di vantaggio, la donna ha cercato di darsi alla fuga per la terza volta, a piedi, ma è stata raggiunta dall’altro carabiniere dopo pochi metri e tratta in arresto. Il militare è stato medicato al Pronto soccorso e sottoposto alla profilassi prevista in questi casi mentre K.K. è stata sottoposta al regime degli arresti domiciliari, dovendo rispondere dei reati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Raggiunta nuovamente dalla pattuglia, la conducente è stata invitata a scendere dalla vettura: a quel punto ha iniziato ad inveire contro i militari e contestualmente ha richiamato i suoi due cani di grossa taglia che sedevano sul sedile posteriore dell'auto. Uno dei due animali è saltato fuori dal veicolo e ha azzannato il carabiniere. Approfittando della situazione di vantaggio, la donna ha cercato di darsi alla fuga per la terza volta, a piedi, ma è stata raggiunta dall’altro carabiniere dopo pochi metri e tratta in arresto. Il militare è stato medicato al Pronto soccorso e sottoposto alla profilassi prevista in questi casi mentre K.K. è stata sottoposta al regime degli arresti domiciliari, dovendo rispondere dei reati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.