Aeroporto "lontano", Pordenone protesta: serve un collegamento ferroviario diretto

Lo scalo di Ronchi dei Legionari oggi è raggiungibile solo in un'ora e venti e con un cambio treno: il capoluogo è "isolato"

Mercoledì 22 Febbraio 2023 di M.A.
Aeroporto "lontano", Pordenone protesta: serve un collegamento ferroviario diretto

PORDENONE - Il Trieste airport, che al di là del nome commerciale è conosciuto da tutti come l'aeroporto di Ronchi dei Legionari, questa estate crescerà. Tanti nuovi voli, destinazioni allettanti sia per il mondo del turismo che per i viaggiatori che si spostano per ragioni di lavoro. Un grande lavoro multisettoriale per riavviare la macchina dell'aria nell'unico scalo aeroportuale della regione. L'unico neo? Riguarda Pordenone, che ora è intenzionata a battere i pugni con la prossima amministrazione regionale per ottenere uno o più collegamenti diretti per raggiungere l'aeroporto di Ronchi via treno.


IL BUCO
Oggi un viaggiatore che da Pordenone deve raggiungere l'unico scalo del Friuli Venezia Giulia sceglie nel 99 per cento dei casi la macchina. È semplicemente inevitabile. E il motivo è facilmente individuabile, basta infatti collegarsi al sito di Trenitalia e verificare i tempi di percorrenza.
L'aeroporto di Ronchi dei Legionari e l'unico delle "Venezie" ad essere servito direttamente da una stazione ferroviaria. Un bel vantaggio, se si pensa che il principale scalo del Nordest, cioè l'aeroporto Marco Polo di Venezia ancora oggi non dispone di un collegamento diretto su rotaia in grado di accogliere i passeggeri subito dopo l'atterraggio o prima del decollo. Il problema, però, è che da Pordenone non esistono collegamenti via treno diretti in grado di raggiungere comodamente l'aeroporto regionale. Secondo l'orario ufficiale di Trenitalia, infatti, il collegamento più breve consente al viaggiatore di raggiungere la stazione denominata "Trieste airport" in un'ora e venti minuti. Già troppo, se si pensa che in automobile ci si impiega nettamente meno di un'ora per arrivare a destinazione.

In mezzo, ad aggravare il quadro, c'è anche un cambio. A Udine si deve scendere dal primo treno e prendere il secondo verso Cervignano e successivamente la stazione dell'aeroporto. Decisamente scomodo, oltre che anacronistico. Tutti gli altri collegamenti ci mettono più di un'ora e venti minuti e prevedono sempre e comunque un cambio a Udine.


LE PROSPETTIVE
Per questo Pordenone e i pordenonesi - tramite i loro amministratori - presenteranno ufficialmente alla prossima giunta regionale una richiesta: trovare dei collegamenti diretti tra la città e la stazione ferroviaria dell'aeroporto, per facilitare l'arrivo a Pordenone oppure la partenza verso lo scalo di turisti e lavoratori. Altrimenti che senso ha una stazione di fronte all'aeroporto se per raggiungerla ci si mette mezzora in più rispetto al viaggio in auto? Una delle soluzioni caldeggiate prevederebbe una tratta che a Casarsa imboccherebbe la ferrovia per Portogruaro, per poi proseguire verso Ronchi lungo la Venezia-Trieste.
Il tutto considerando che già la prossima estate l'aeroporto gestirà oltre 80 voli settimanali per 16 destinazioni. In questo senso sono già state indicate le destinazioni. Intanto partiamo dai voli che sono attualmente in corso. Da Ronchi, oggi si vola a Roma, Bari, Palermo, Londra, Francoforte. Ma tra qualche mese ripartiranno le altre linee che sono una garanzia: valencia, Malata, Belgrado, Napoli e Cagliari. Resta il fatto che sono già in cantiere altre tratte che renderanno ancora più attrattivo Trieste Airport. Già, perché si potrà andare a Tel Aviv, Tirana, Barcellona e Dublino.

Ultimo aggiornamento: 10:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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