TRIESTE - Una corona d'alloro è stata deposta da parte del prefetto di Trieste, Pietro Signoriello, del presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, nell'area della Risiera di San Sabba in cui sorgeva l'edificio destinato alle eliminazioni di ebrei, prigionieri civili e militari, con forno crematorio. Unico campo di concentramento nazista in Italia, la Risiera di San Sabba è diventato monumento nazionale e oggi è il luogo in cui Trieste celebra il 25 aprile con una cerimonia. «La resistenza è patrimonio della nazione tutta - ha affermato Dipiazza - non di una fazione.
«Il 25 aprile è una manifestazione che appartiene al Paese tutto, non ad alcuni cittadini di più e ad altri di meno. Sono contento della più ampia partecipazione in presenza alla cerimonia di quest'anno», che «testimonia che questa è una manifestazione unitaria, sentita: una festa come questa non deve vivere nella polemica ma in una condivisione di valori». Lo ha affermato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a margine della cerimonia. Fedriga ha poi fatto riferimento al richiamo alla figura della partigiana friulana Medaglia d'oro al valore militare, Paola Del Din, da parte della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: «Quella di Del Din è una testimonianza internazionale di che cosa significhi battersi per la pace, per la propria terra e per la libertà. Lei trasmette i valori su cui è stata costruita l'Italia e l'Occidente post Seconda guerra mondiale». Quanto alle polemiche sollevate in occasione della festa, il governatore ha sottolineato che è «fondamentale corroborare lo spirito unitario, evitando di alimentare contrapposizioni e un clima che delle volte è sfociato in atti oggettivamente inaccettabili: penso, ad esempio, alle contestazioni alla Brigata ebraica a cui si è assistito per diversi anni». Il governatore ha infine sottolineato l'importanza della presenza di bambini, ragazzi e scolaresche alle manifestazioni del 25 aprile: «Non va intesa come una giornata a casa da scuola, ma un momento per ricevere un messaggio formativo ed educativo importantissimo».
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