Rivoluzione a Treviso: raddoppiano le Ztl e in centro solo bus navetta elettrici

Mercoledì 13 Luglio 2022 di Paolo Calia
Sant'Agostino pedonalizzata, le auto non potranno più passare

TREVISO - Il vicesindaco Andrea De Checchi lo dice chiaramente: «Alla fine di un percorso di programmazione arriveremo a una pedonalizzazione della città che definirei spinta». È il concetto base del Pums, il Piano urbano per la mobilità sostenibile adottato ufficialmente dalla Giunta ieri mattina. E per spinta si intende che, da qui a dieci anni, ci sarà un robusto allargamento delle zone a traffico limitato. Per il primo passo però è questione di giorni: ormai si è arrivati alla firma tra Ca' Sugana e Parcheggi Italia per la realizzazione del park interrato in piazza Vittoria, considerato un tassello fondamentale per poi pedonalizzare viale Cadorna. Alla fine, la Treviso del 2032 prevederà zone pedonali o a traffico limitati in Piazzale Burchiellati, borgo Mazzini, nell'intero quadrante di Sant'Agostino fino a San Leonardo, congiungendosi a piazza Santa Maria dei Battuti e zona università e proseguendo poi per tutta la zona di riviera Santa Margherita. Destinate a diventare pedonali, oltre a viale Cadorna, anche via Canova e via Roggia. «Ma attenzione - chiarisce De Checchi - non vorrei creare attese da una parte o allarmismi dall'altra.

Questa è una trasformazione che avverrà nei prossimi dieci anni e seguirà una serie di interventi su parcheggi, trasporto pubblico, viabilità lenta e arrendo urbano che sfoceranno naturalmente in una pedonalizzazione sicuramente più spinta di quanto non sia adesso. Non stiamo parlando di mettere solo un cartello o un semaforo dall'oggi al domani, ma di un cambiamento radicale».


LA NOVITÀ
Il Pums è arrivato dopo una gestazione durata più di tre anni, passati a raccogliere istanze, dati, progetti. «Andando più nel dettaglio i piani redatti sono tre - continua De Checchi - il Pums, il Pgtu (Piano generale del traffico urbano) e il Ptpu (piano del trasporto pubblico). Il Pums è lo strumento di pianificazione strategica di medio-lungo periodo (10 anni) del sistema della mobilità. Punta a soddisfare i fabbisogni di mobilità della popolazione minimizzando l'uso individuale dell'automobile privata, aumentando i livelli di sicurezza della circolazione stradale, moderando le velocità, riducendo i fenomeni di congestione, incrementando la capacità di trasporto e la percentuale di cittadini che utilizzano i sistemi collettivi e la mobilità condivisa, abbattendo i livelli di inquinamento atmosferico ed acustico nonché riducendo i consumi energetici». Il Pums ingloba gli altri due piani: il Pgtu prevede circa 45 interventi in due anni sulla viabilità cittadina, mentre il piano del trasporto pubblico si porterà dietro una vera e propria rivoluzione. Progressivamente in centro storico entreranno sono navette elettriche o ibride, collegamento tra i parcheggi esterni (come quello previsto in via Foscolo, dietro lo stadio Tenni) e la cittadella Sanitaria, che sarà collegata al centro da una pista ciclabile e da una passerella sul Sile in zona Fiera. E proprio i parcheggi della cittadella, alla lunga, diventeranno una risorsa anche per la città, proprio grazie ai collegamenti delle navette.


L'OBIETTIVO
Il sindaco Mario Conte, al di là dei progetti e degli investimenti, invita a una cambio di filosofia. «Le persone per stare bene hanno la necessità di spostarsi, di stare all'aperto, di avere degli spazi adeguati, è una necessità di carattere sociale, abbiamo visto con il Covid quanto la libertà di spostarsi incida sul benessere di tutti - premette - la necessità è dunque quella di garantire una buona mobilità, occupando meno spazio possibile e inquinando di meno. Gli spostamenti brevi devono essere effettuati a piedi e in bici, a Treviso gli spostamenti di lunghezza inferiore ai 2 chilometri sono pari al 29%, quelli tra i 2 e i 3 chilometri sono pari il 13%, quindi abbiamo circa il 40% degli spostamenti che potrebbero essere effettuati a piedi e in bici. Gli altri possibilmente con il trasporto pubblico e con auto a basse emissioni. Già eliminare un 20% di questi viaggi così brevi in auto, significherebbe un radicale miglioramento della situazione. E questo cambiamento, volendo, lo si potrebbe fare già da domani. Ad ogni modo l'adozione del Pums, cui seguirà una fase di pubblicazione per le osservazioni (da presentare entro settembre ndr), poi di controdeduzioni e infine l'approvazione, ci consentirà di accedere a tanti fondi altrimenti irraggiungibili».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci