Preghiera anti-autonomia durante la messa, Zaia: «Il vescovo si dissoci»

Martedì 20 Luglio 2021 di Paolo Calia
Il presidente del Veneto Luca Zaia e il vescovo di Treviso Michele Tomasi
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TREVISO - «Non vogliamo un colpevole. Anzi, derubrichiamo pure tutto a errore umano. Non ci sono problemi. Però ci piacerebbe che il vescovo di Treviso, il capo della chiesa cattolica nel nostro territorio, prendesse le distanze da questo episodio». Il governatore Luca Zaia parla pacatamente, evita attacchi frontali e polemiche; ma con estrema fermezza mette nel mirino il testo del foglietto della preghiera dei fedeli recitata domenica nelle chiese della diocesi trevigiana.

Conteneva un passaggio risultato un colpo basso alla richiesta di autonomia, battaglia portata avanti con forza dal governatore e supportata da un referendum sostenuto da oltre due milioni di veneti. Poche righe da leggere assieme ai fedeli - I popoli della terra non cedano alla tentazione dell'autonomismo e dei piccoli interessi locali, ma sappiano rimanere in dialogo tra loro per costruire percorsi di giustizia e di pace - ma politicamente significative, pesanti come macigni. Soprattutto perché diffuse durante tutte le celebrazioni domenicali. La Lega è insorta ritenendo inaccettabile un attacco simile. Realizzato, per di più, durante un evento sacro come la messa.

Governatore Zaia, come si spiega questo testo?
«Ho cercato di capirlo come cattolico, come rappresentante delle istituzioni e come cittadino. E non sono riuscito a darmi una spiegazione. È un testo avulso dalla storia».
Recita: i popoli della terra non cedano alla tentazione dell'autonomismo. Parole chiare.
«Sì. E, ripeto, non capisco. La storia d'Italia parla di autonomia, di federalismo. Don Sturzo, nel 1949, diceva: Sono unitario ma federalista impenitente. E stiamo parlando di chi ha fondato il pensiero poi confluito nella DC. E ancora. Einaudi, uno dei padri della Costituzione, nel 1948 diceva di dare a ognuno l'autonomia che gli spetta. La nostra Costituzione poi è autenticamente federalista, autonomista».

Quindi?
«Quindi chi ha scritto quel testo non conosce la Costituzione repubblicana, dove l'autonomia è ben presente. Non stiamo parlando di cose sovversive».
Siamo di fronte a una presa di posizione della Curia?
«Non mi permetto di dare giudizi o lezioni a nessuno. Anzi, derubrichiamo pure tutto a errore umano o a gesto goliardico di una mano che ha voluto inserire la politica nelle preghiere. Mi rifiuto poi di pensare che una cosa del genere venga fuori da un prelato o da un persona di grande spessore come il nostro vescovo».

Però qualcuno l'ha scritta...
«Ma non stiamo a cercare il colpevole. Chiedo però al vescovo di Treviso di chiudere la partita, di non lasciare nessun punto di domanda in sospeso. Più che trovare un responsabile, mi interessa che la Chiesa prenda le distanze da questa cosa. Che il vescovo, capo della chiesa, ci dica che non ci sono preghiere contro».

Durante la campagna per il referendum sull'autonomia, la Chiesa aveva preso posizione?
«No. Ha saggiamente deciso di non schierarsi. Ma ovviamente tra i due milioni e trecentomila veneti che sono andati a votare, a sostenere l'autonomia, ci sono tantissimi cattolici». 

Secondo lei quel testo, alla fine, chi lo ha scritto?
«Sinceramente non lo so. Un fu Mattia Pascal, una persona di cui tutti ignorano l'esistenza. Scrivere una cosa del genere è una vergogna. Chiedo quindi al vescovo di non legittimare l'azione di una mano birichina, di dire cosa pensa. In quello che abbiamo letto c'è rancore, accidia, un'inutile preoccupazione. Oltre che poco rispetto per la nostra comunità».

Il Vescovo di Treviso Michele Tomasi, inoltre, proviene da una regione autonoma...
«Appunto. Ma con lui non c'è alcun problema. Anzi. Proviene da un territorio autonomo dove, mi risulta, non coccolasse idee centraliste. Quando arrivò a Treviso fece anche alcune interviste parlando bene dell'autonomia, sottolineando che funzionava. Per questo lo invito a chiudere questa pagina: qualcuno ha voluto il suo momento di gloria. Adesso chiariamo tutto e andiamo avanti».

Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 07:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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