Luca Zaia in diretta oggi, martedì 30 marzo, per le ultime notizie sul Coronavirus in Veneto. Ieri l'incontro tra Governo e Regioni, durante il quale il governatore ha chiesto chiarimenti in merito ai vaccini Pfizer offerti al Veneto: erano dosi valide? E che fine hanno fatto? (Leggi). Ma Zaia ha introdotto anche alcuni temi caldi al presidente del Consiglio Mario Draghi: Il ritorno ai colori (compreso giallo e bianco) per le Regioni nel nuovo Dpcm, la riapertura delle scuola, magari prevedendo i tamponi, e la necessità di dare un segnale di ripartenza alle imprese.
Prosegue intanto la campagna di somministrazione nelle Ulss (e dal primo aprile cambia il modo di prenotare: ecco come), sempre con gli occhi puntati alle forniture da parte delle case farmaceutiche: «Oggi sono arrivate dosi Pfizer e giovedì arriverà Astrazeneca - ha annunciato il governatore - ma noi ad oggi stiamo finendo le dosi». E sempre riguardo alla campagna di vaccinazione sono emersi due punti importanti: il fatto che dalla settimana prossima ogni Ulss dovrà avere un punto vaccinale aperto fino a mezzanotte e il fenomeno Pedemontana, dove molti cittadini rifiutano di vaccinarsi.
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Zaia in diretta oggi
Il bollettino
Tamponi molecolari fatti ad oggi 4milioni 508mila, test rapidi 3milioni 802mila, 1.130 nuovi positivi nelle ultime 24 ore, 2,61% incidenza, 380.521 totale positivi da inizio pandemia, 38.667 attualmente positivi, 2.199 ricoveri in ospedale (+23), 302 terapie intensive, 1.897 area non critica, 10590 decessi da inizio epidemia, 52 vittime nelle ultime 24 ore.
Covid in Veneto
«Stiamo esaurendo i vaccini, questa è una notizia buona e cattiva insieme, poiché oggi è arrivato Pfizer con 83mila dosi, AstraZeneca arriva giovedì con 100mila dosi», ha affermato Zaia. Le categorie da vaccinare subito: 130mila di over 80 sono ancora da vaccinare, 200mila sono i super fragili e 130mila i disabili.
Centri vaccinali aperti fino a mezzanotte
Ma oggi in diretta è emersa un'altra importante novità: «Ho chiesto che ogni Ulss abbia dalla prossima settimana un punto vaccinale aperto fino a mezzanotte: per fare il massimo per riuscire a somministrare le dosi. Abbiamo un pressione ospedaliera evidente nell'area non critica degli ospedali e importante nelle terapie intensive», ha sottolineato il governatore.
Veneto in Fase 4
L'ingegner Paolo Fattori ha fatto il punto sulla situazione ospedaliera in Veneto. «Attualmente come Veneto siamo in Fase 4 per l'andamento dei ricoveri (non in tutte le province la situazione è la stessa, la Fase F4 riguarda la regione ma ci sono situazioni territoriali che hanno una classificazione diversa, Belluno ad esempio è ancora in F3). L'andamento degli ingressi in area non critica è in costante crescita ma è inferiore rispetto alla seconda ondata». Cosa succede in F4? «Abbiamo la piena attività dei Covid hospital e riduzione delle attività graduale anche in altre strutture. I ricoveri principali sono nei Covid hospital». Le catatteristiche dei ricoverati: «Se a novembre i pazienti erano generalmente over 70, ad oggi i pazienti che entrano in ospedale sono nella fascia 45-64 anni. I soggetti più anziani sono stati vaccinati e quindi sono protetti».
Picco in Veneto: quando?
Picco dei ricoveri: quando sarà? «Per il momento non possiamo dire che abiamo raggiunto il picco, l'andamento dei ricoveri non evidenzia un calo e neppure una situazione di stabilità - ha precisato Fattori -. Vediamo un rallentamento, ma non posso dire quando potrà essere l'apice, quando avremo un periodo di fermo nei ricoveri allora potremo ipotizzare qualcosa».
Zaia e le richieste a Draghi
Tornare ai colori delle Regioni, riaprire le scuole e dare una prospettiva alle imprese, il tutto previo il parere del Comitato Tecnico Scientifico: questa in estrema sintesi la proposta di Zaia al presidente del Consiglio Draghi. «Ad oggi però non c'è un documento scritto da parte del Governo, non sappiamo cosa ci proporranno nel nuovo Dpcm».
«Ieri abbiamo avuto un incontro con il presidente Draghi, e ho presentato alcuni argomenti che vado ad elencare: di considerare lo sforzo del personale in campo, ho chiesto più operatori per il Veneto. Stabilità di fornitura delle dosi: se non abbiamo vaccini non riusciamo a far fronte alla richiesta di vaccinazione. Ma se avessimo il magazzino pieno noi potremmo sbloccare il portale e permettere a tutti di prenotare, ma non riusciamo a farlo, dobbiamo andare avanti a piccoli passi, fino al 19 aprile quando arriverà il Johnson&Johnson. Ho parlato anche dell'ingaggio del paziente: dobbiamo lavorare molto di più, avremo altre sessioni di vaccinazione con accesso libero nei punti vaccinali. Sui vaccini infine ho detto che si faccia chiarezza rispetto al "liberi tutti" per l'acquisto - ha sottolineato ancora Zaia -: noi ci siamo preoccupati di rispondere ad offerte ricevute e ora ci troviamo di fronte alla vicenda Sputnik, e se c'è un "liberi tutti" i veneti possono comprare e guardare al mercato dove i vaccini ci sono, ma questo deve dirlo il Governo perché noi siamo rispettosi delle leggi».
Nuovo Dpcm
«In ultimo ho affrontato il tema del nuovo Dpcm che è strategico e porrà le basi per le nuove ondate Covid se ci saranno - ha puntualizzato il governatore del Veneto -: è fondamentale che si scriva con le Regioni, abbiamo ancora una settimana di tempo, e che vi siano regole in prospettiva, come quella di tornare a zone bianche o gialle, e il tema della scuola che con i tamponi si può affrontare, e quello della riapertura delle attività. Non faccio l'aperturista ma neppure il chiusurista: c'è la situazione sanitaria da una parte, ma dall'altra c'è anche la vita dei cittadini, serve una situazione di equilibrio e molto senso di responsabilità».
Vaccini rifiutati
Esiste una zona, in Veneto, dove si registra un importate "no" ai vaccini: si tratta della zona della Pedemontana. «Ieri abbiamo avuto 400 defezioni in quell'area - ha raccontato Zaia -, zona dove storicamente sono molto radicati i no vax. Non è che i cittadini non si siano presentati all'appuntamento, hanno detto direttamente al telefono che non erano interessati alla vaccinazione».
Vaccini in farmacia: prenotazioni e somministrazione
«Chiuso l'accordo per la prenotazione del vaccino in farmacia, da giovedì prossimo - ha annunciato l'assessore Manuela Lanzarin - la prestazione costa 2.90 euro, 3.10 per le farmacie rurali a basso reddito. Le farmacie aiutano i cittadini anche nella compilazione della domanda. Ieri è stato siglato anche l'accordo per la vaccinazione direttamente in farmacia, riconvocheremo le categorie. Solo i super fragili non potranno vaccinarsi in questa sede, il costo sarà di 6 euro a vaccinazione (e il costo non graverà sul cittadino). Con Johnson&Johnson sarà più semplice la somministrazione in queste strutture».
COME FUNZIONA Vaccino anche in farmacia (e non servirà il medico)
Il caso Sicilia
Arresti in Sicila per l'alterazione dei dati relativi al Covid e l'Rt. Cosa ne pensa Zaia? Come garantire la trasparenza? «C'è un problema di linearità dei dati fra le Regioni - ha commentato Zaia - come il problema dei tamponi fatti: i dati non sono uniformi. La Sicilia per altro aveva chiesto di restare in zona rossa, del fatto specifico non ne so nulla».
