Zaia: «Contagio in calo, ma non illudiamoci sia infinito». Assembramenti, nessuna ordinanza

Lunedì 8 Febbraio 2021 di Beatrice Mani
Luca Zaia in diretta oggi alle 12.30. Le ultime notizie sul Coronavirus in Veneto
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Luca Zaia in diretta oggi, lunedì 8 febbraio 2021, per le ultime notizie sul Coronavirus in Veneto. E' appena trascorso il primo weekend "giallo" per la nostra regione, e le scene che sono state filmate e fotografate hanno già fatto arrabbiare il governatore, che ha avvertito i cittadini: «Vedremo a fine mese chi finirà in ospedale». Nessuna oridinanza oggi di Zaia per contingentare e regolare gli assembramenti, soprattutto nel fine settimana, come aveva già fatto in passato. Ma il presidente ha avvertito: «Non escludiamo di pensarci nei prossimi giorni». Prosegue intanto la campagna vaccinale, ma un nuovo problema si fa avanti: l'efficacia di AstraZeneca sulla variante sudafricana del Covid, prevista una riunione d'urgenza dell'Oms mentre nel paese africano la somministrazione è stata sospesa. E oggi il presidente ha annunciato che il Veneto ha avuto contatti concreti per l'acquisto autonomo di dosi di vaccino, dei due principali in commercio: «Devono uscire dalla casa madre, altrimenti non se ne parla neanche - ha assicurato -. La disponibilità sarebbe immediata».

Zaia in diretta oggi

Il bollettino

Tamponi molecolari fatti ad oggi 3milioni 827, 2milioni 755mila test rapidi, incidenza positivi sui tamponi 3%, 442 positivi nelle ultime 24 ore, 317278 positivi da inizio pandemia, 26.930 attualmente positivi, 1824 ricoveri , 188 terapie intensive, 1.636 area non critica, 18 decessi nelle ultime 24 ore. IL BOLLETTINO INTEGRALE - LEGGI

Covid in Veneto

I numeri mostrano ancora oggi, come da inizio gennaio, una frenata del contagio da Covid in Veneto: «Noi continuiamo ad avere questo calo, evitiamo l'illusione di pensare che vada all'infinito (VIDEO): da lunedì siamo in area gialla. C'è il tema delle mutazioni del virus che è oggetto di ampio dibattito e devono essere tenute presenti, soprattutto l'andamento delle varianti nei territori», ha ammonito Zaia.

Assembramenti

«Gli assembramenti del weekend non ci aiutano, ovvio - ha commentato Zaia -, il distanziamento sociale, la mascherina e l'igienizzazione valgono più del lockdown. Ma non ci sono solo gli assembramenti, abbiamo anche le scuole aperte, e ricordiamo che in Israele hanno molti contagi sui bambini con il rischio di una variante proprio su queste fasce di età. I sindaci volevano riflettere sul tema assembramenti, noi non escludiamo di fare altrettanto nelle prossime ore, anche se il contesto economico non ha bisogno di mazzate con ordinanze».

Nuova ordinanza: non oggi

«Se avessimo posti all'infinito negli ospedali, per assurdo, potremmo dire che ognuno sceglie il suo destino - ha affermato Zaia -. Ma non si può ragionare così, noi tutti abbiamo una responsabilità personale e sociale. L'altro aspetto è il collasso della Sanità pubblica: se riempiamo gli ospedali mandiamo la Sanità al collasso». In caso di una nuova ordinanza, per Zaia è necessario comunque «intervenire nell'ambito del potere che ci è concesso, non "saltare di zona". Comunque non ho in mente un'ordinanza oggi - ha ribadito -, ma se ci sarà, sarà rispettosa della zona gialla. Se la firmerò, una eventuale nuova ordinanza entrerebbe in vigore dai prossimi giorni».

Bilancio a fine febbraio

Scuole aperte e area gialla, i conti si faranno a fine mese per Zaia: «Dovremo fare un bilancio a fine febbraio, sapremo quanto avrà prodotto l'assembramento scolastico e quello sociale.

Non escludo che ci sia una ripresa del contagio am tutto dipenderà dai nostri comportamenti».

Vaccini, Veneto vicino all'acquisto

Trattativa aperta per un milione di dosi di vaccino anti Covid da parte della Regione, l'indiscrezione è uscita sulla stampa. A che punto siamo? «Non mi esprimo sul numero di dosi - ha spiegato Zaia - ma ci sono offerte sul mercato. Adesso ne viene fuori che ci sono oggettivamente sul mercato possibilità, sembra, stiamo verificando, di trovare disponibilità di vaccino. Ma è tutto da verificare e riguardano vaccini autorizzati. E' vero che la Regione ha avuto dei contatti, nell'ambito della legalità totale, rispettosi delle leggi nazionali ed europee, non in contrapposizione con il Governo ma nell'ottica di salvaguardare la salute dei nostri cittadini». I prezzi dei vaccini sul mercato: «In un caso la cifra di vendita è 4-5 volte più alta, in un altro caso un po' più bassa. Ma probabile anche che ce li regalino, non ponete limite alla Provvidenza. Devono uscire dalla casa madre, altrimenti non se ne parla neanche. La disponibilità sarebbe immediata», ha concluso il presidente. Da parte del Governo non ci sono state indicazioni in merito all'acquisto dei vaccini da parte delle Regioni, andrà visto con il Governo entrante, «io non so quale sia in contratto dell'Italia con l'Europa - ha commentato Zaia - quindi non mi sento di polemizzare, ma se avessimo possibilità di avere più vaccini andremmo più in fretta nel somministrare i sieri alla popolazione».

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Vaccini, domande e risposte
«Verrà redatto un protocollo ad hoc per i vaccini a domicilio, sarà disposto con le Usca», ha spiegato l'assessore veneto Manuela Lanzarin. I giovani con patologie quando saranno vaccinati? «La prima fase si dovrebbe concludere questa settimana, dalla prossima partiremo con gli over 80, quella dopo classe 40 e poi 39 e a seguire. Contemporaneamente, nei prossimi giorni ci dovrebbero arrivare le dosi di AstraZeneca, circa 20mila dosi, e verrà somministrato ai cittadini dei servizi essenziali 18-55 anni. Le categorie più giovani con patologie: Arcuri ci aveva presentato un'ipotesi che però deve essere ancora definita e non è ufficiale, ma era divisa per tipo di patologia». Vaccini alle badanti, quando arrivano? «Non abbiamo una tempistica, abbiamo chiesto di capire dove inserirle e attendiamo una risposta».

Formazione del nuovo Governo

Nel giorno dell'incontro di Salvini con Draghi il leader della Lega non ha parlato di autonomia. «Credo che Salvini l'autonomia ce l'abbia nel cuore - ha risposto Zaia - per cui non credo che abbia avvocati difensori, noi di certo l'autonomia la vogliamo, Draghi lo sa che questi territori la vogliono. La visione autonomista è di responsabilità e una persona come Draghi sa benissimo che questa è la via di uscita da questo Medioevo nel quale ci siamo incagliati».

Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 08:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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