Luca Zaia in diretta oggi: «Vaccinazioni dei 50enni: prenotate, poi apriamo ad altre categorie». Il caso Balasso, la richiesta: «Chieda scusa e la finiamo lì»

Lunedì 10 Maggio 2021
Luca Zaia in diretta oggi
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Luca Zaia in diretta oggi, lunedì 10 maggio 2021, alle 12.30 per gli ultimi aggiornamenti sulla pandemia da Covid in Veneto. Si va avanti con la campagna vaccinale nella nostra Regione (oggi è stato inaugurato a Villorba Tv l'hub vaccinale più grande della regione nell'ex zona industriale Maber VIDEO), con le prenotazioni già aperte per i 50enni e un occhio puntato verso lo sblocco anche per i 40enni o per altre categorie specifiche che potrebbe arrivare presto. Sempre massima attenzione ai numeri dei contagio, all'indice Rt e all'incidenza del virus, oltre che, ovviamente, ai tassi di ospedalizzazione veneti. Intanto a livello nazionale si parla fittamente di riaperture e coprifuoco, il dibattito è in corso e questa dovrebbe essere la settimana decisiva per fondamentale per la rivalutazione delle norme anti-Covid. 

Un "fuori programma" ha fatto irruzione oggi nella conferenza stampa del governatore, ossia il caso della denuncia di Natalino Balasso da parte di Zaia.

Il presidente ha presentato la sua versione dei fatti, parlando del post Facebook che ha portato alla querela, dopodiché ha lanciato un appello al comico di Porto Tolle: «Chieda scusa e la chiudiamo lì».

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Zaia in diretta oggi

Il bollettino

Tamponi molecolari fatti ad oggi 5milioni 141mila, test rapidi 4milioni 486mila. Sono 247 i nuovi contagi Covid nelle ultime 24 ore - «è un numero molto basso se considerate, una 30ina per provincia». Incidenza al 2.50 %. Gli attualmente positivi in Veneto sono 19.036. Ricoveri totali 1.171 (-3), 153 terapie intensive,  1.018 area non critica (-3). Sono 2 le vittime nelle ultime 24 ore.

Covid in Veneto, i vaccini

Corre la campagna vaccinale nella nostra regione, per quanto sempre strettamente legata alle forniture di dosi in arrivo settimanalmente. «Questa è la settimana dei vaccini, 34.500 quelli fatti nelle ultime 24 ore - ha commentato Luca Zaia -, la nostra impennata è da metà settimana in più e poi dobbiamo calare per aspettare la fornitura dei vaccini. I vaccini bastano? No, stiamo andando avanti a scartamento ridotto. Il dato positivo è che chiuderemo questa giornata a quasi 2milioni e 200mila dosi, domani raggiungeremo con almeno una dose un veneto su due». E non mancano le strutture per i vaccini, grazie anche all'impegno di alcuni impresari: «Oggi abbiamo inaugurato il grande centro vaccinale di Villorba dove sono in grado di fare 10mila vaccini al giorno, grazie all'imprenditore Zago».

Chi si è vaccinato in Veneto?
Come fa quasi ogni giorno, Zaia ha dato le percenutali dei vaccinati: «Il 96,7% degli over 80. Il 80,9% dai 70-79 anni. Passeremo il 70% con le prenotazioni già fatte dagli 60-69. Fascia 50-59 anni: hanno avuto almeno una prima dose di vaccino 69.343 persone, 69.168 ciclo completo (sono quelli "vecchi", forze dell'ordine, insegnanti...), ne restano 660.949 da vaccinare, di prenotati ce ne sono 288mila, di fatto tra prenotati e vaccinati un veneto di 50 anni su 2 è già "in pista". Oltre 62mila posti ancora liberi di qui ai prmi di giugno, ad oggi la norma prevede che i vaccini utilizzati siano Pfizer o Moderna (ma le cose potrebbero cambiare). Dopodiché non escludo che ci possano essere novità dalla prossima settimana, non possiamo lasciare dosi "sospese". Correte quindi nella prenotazione».

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Immunità di gregge

«Il calo di presenze di target negli ospedali è evidente, chi è vaccinato non rappresenta più un target che viene ricoverato, oramai la luce in fondo al tunnel la vediamo, vaccinare serve, si calcola che l'immunità di gregge potrebbe essere al 65% se tutti si vaccinassero», ha spiegato ancora il governatore.

Seconda dose ai turisti in vacanza

Vaccini ai turisti in Veneto. «Noi siamo in grado di affrontare questa sfida, organizzarla senza problemi», ha puntualizzato Zaia. Per il vaccini agli stagionali, ossia a tutti quei lavoratori del comparto turistico impiegati in Veneto, la faccenda è invece più complicata: «Stiamo tentando di vedere di trovare il modo di individuare una priorità per il mondo del turismo, ma non siamo ancora in grado di farlo».

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Il video di Natalino Balasso

Il caso di Natalino Balasso, il comico di Porto Tolle denunciato da Luca Zaia, irrompe nella conferenza stampa. E il governatore si aspettava che prima o poi la domanda su questa vicenda venisse fuori, tant'è che si è messo a ricostruirla nel dettaglio, con tanto di date e orari, presentando la sua versione dei fatti. «Nessuno vuole censurare alcuno - ha spiegato Zaia -. Ad esempio, quando c'è stata la vicenda dell'acqua alta ci fu uno spettacolo di Andrea Pennacchi che fece molto scalpore, nel quale introdusse informazioni palesemente sbagliate sul mio ruolo nella vicenda Mose. Io non ho mai denunciato Pennacchi, anzi, l'ho incontrato e abbiamo parlato per un'ora, ma non è che Pennacchi abbia modificato il suo spettacolo -ha voluto ricordare il governatore, prima di passare direttamente al ripercorrere le tappe che hanno portato all'esplosione del caso Balasso -. Nello specifico, sul caso Balasso, c'è una cosa sulla quale non transigo, la mia reputazione e il fatto che i veneti devono sapere che il loro presidente ha una reputazione inattaccabile. Quindi - ha spiegato - capita che arriva una notizia che c'è una frase che gira su internet che racconta un fatto, un reato, e l'autore riferisce che lui c'era - "Io me lo ricordo Zaia pr all'Odissea di Spresiano, dopo un concerto dei Pitura Freska è entrato in camerino domandandoci se volevamo delle "tr"...per il post concerto". Questo post è ricomparso dopo tempo - ha proseguito il governatore -, due persone lo hanno postato, mi sono state segnalate, e Balasso lo ha postato il 7 maggio 2020 alle 00.39, vi faccio presente che il giorno dopo uscivamo dal lockdown. Balasso ha scritto, a corredo del post "se lo dice "Furio", ossia il signore che lo aveva postato - ha specificato ancora il presidente, continuando -. Il signor Furio, il 7 maggio alle 15.42 scrive: "I post su Luca il governatore è falso e lesivo, diffido dal condividerlo, è una fake news". E invece Balasso lo ha lasciato lì, con commenti e condivisioni. Allora, queste notizie sono false: io all'Odissea sarò apparso due o tre volte e i Pitura Freska non hanno mai fatto un concerto all'Odissea, è stato appurato. Io non ho mai visto o conosciuto i Pitura Freska».

A questo punto Zaia è entrato nel merito: «Tu lasci che l'infamia resti lì e giri, io non ce l'ho con Balasso ma voglio che sia acclarata la verità, è l'unico artista in vita mia che mi sono trovato a denunciare. Io capisco che gli artisti siano da rispettare ma che si venga a dire che questa roba qui è arte, no. Vi ricordo che offrire delle "tr" è un reato. Quindi Natalino Balasso non deve preoccuparsi - ah, ricordo che a chiunque io abbia denunciato non ho mai chiesto soldi - la può risolvere in 5 secondi nelle modalità di una persona seria quale io credo sia, prende poco tempo per dire "mi sono sbagliato". La satira è il sale della democrazia, non mi sono mai lamentato, ma al posto mio voi avreste accettato che qualcuno dica che tu offrivi le "tr"? Il Facebook di Balasso è come una vetrina nella piazza principale del paese. Io ci sono rimasto male perché immaginavo che dopo aver visto il post dell'autore originale che dice "non condividete questo post", lo cancellasse. Io sono l'ultimo che vuol far perdere tempo ai tribunali e rovinare la gente, però sulla mia reputazione non transigo. Balasso la vuole chiudere? Vediamo a che livelli riconosce cosa mi ha fatto. E' ossessionato da me, ma quando posti una cosa così, no, questa non è arte e non è neppure opera sua, si è prestato a divulgare un post di qualche anno prima. Anche il peggior nemico va rispettato, Balasso riconosca che ha fatto una cazzata e la chiudiamo lì». Ma quante denunce ha fatto Zaia? «Noi non viviamo di denunce ma le minacce di morte, ad esempio, vanno d'ufficio, alcune non le vedo nemmeno, interviene la Digos». 

Sbarchi di immigrati sulle coste del Sud Italia, è stato chiesto a Zaia cosa ne pensi. «Rispetto alle sbarchi penso che ci sia un approccio di concretezza: chi rifiuterebbe aiuto a chi scappa da morte e fame? Ma i dati ci dicono che non tutti scappano da morte e fame. Se si capisce che in Italia ci sono porte aperte senza se e senza ma, allora è normale che metta in conto di venire qui, ma noi non siamo in grado di accogliere tutti. Bisogna aiutare chi ha bisogno di aiuto vero e controllare tutto il resto».

Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 09:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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