Luca Zaia in diretta oggi: «Vaccini, aperte le prenotazioni fino al 19 maggio. A metà maggio al via i 50enni». Inchiesta sui test rapidi: «Nessuna richiesta dalla Procura»

Mercoledì 28 Aprile 2021 di Beatrice Mani
Luca Zaia in diretta oggi
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Luca Zaia in diretta oggi, mercoledì 28 aprile 2021, per le ultime notizie sulla pandemia da Coronavirus in Veneto. Prosegue al campagna vaccinale con tre sostanziali novità: da oggi e fino al 19 maggio sono aperte le prenotazioni per over 60 con 72mila posti liberi e la seconda, ossia che verosimilmente da metà maggio si partirà con la vaccinazione degli over 50. Terza novità l'arrivo di una App per prenotare la vaccinazione direttamente dal telefonino.

Sempre sotto stretta osservazione i dati del contagio sul nostro territorio, anche alla luce del nuovo allarme dei virologi i quali, dopo le riaperture, temono l'arrivo di una quarta ondata del virus. Si valuta anche attentamente la presenza della variante indiana in Veneto, visto il caso del padre e della figlia tornati dall'India positivi, dopo il pellegrinaggio terminato con il bagno nel fiume Gange.

Fa infine ancora discutere l'argomento trattato lunedì sera dalla trasmissione Report che ha affrontato il rapporto tra Zaia e Andrea Crisanti sull'utilizzo dei tamponi rapidi e ha accusato la Regione Veneto di aver "nascosto" lo studio di Crisanti. Intanto la Procura di Padova ha aperto un'inchiesta per verificare se i test rapidi per il Covid siano affidabili, ovvero se siano in grado di rispettare le prestazioni diagnostiche promesse delle aziende farmaceutiche.

E su questo particolare punto Zaia ha dichiarato di «non saperne nulla e di non essere stato sentito dalla Procura», parimenti il dottor Luciano Flor ha precisato di «non essere coinvolto».

Zaia in diretta oggi

Il bollettino

Tamponi molecolari fatti ad oggi 4milioni 970mila, test rapidi 4milioni 297mila. Sono 963 i nuovi contagi Covid  nelle ultime 24 ore. 22521 gli attualmente positivi in Veneto. Incidenza del 2,59%. Ricoveri totali 1.508 (-38), terapie intensive 207 (-11) , 1301 area non critica (-27). Sono 18 le vittime nelle ultime 24 ore. IL BOLLETTINO INTEGRALE DI OGGI - LEGGI

Covid in Veneto

I dati sulle ospedalizzazioni da Covid fanno ben sperare il presidente del Veneto: «Il tasso di ricoveri è in calo, da una decina di giorni stiamo scendendo in modo graduale, lento ma solido, speriamo che non si inverta di nuovo la curva - ha commentato Zaia -. Sappiamo tutti che il lockdown è la cura disinfettante ma noi non ce lo possiamo permettere», ha ribadito ancora una volta.


Riaperture: parchi a tema, grandi eventi, deroga ai mille posti all'aperto


La Conferenza delle Regioni, nell'ultima riunione, ha discusso in merito all'introduzione di linee guida per realtà ancora chiuse ma vicine alla riapertura: «Abbiamo aggiunto alle linee guida già presentate al Governo altre, quelle per i parchi a tema e altre realtà, che poi la conferenza trasmetterà a Ministero e Governo per renderle applicabili - ha spiegato l'assessore Manuela Lanzarin -. In previsione del nuovo Decreto abbiamo dato input sull'anticipazione della riapertura dei parchi a tema e parchi giochi il prima possibile, mentre per ora è prevista la data del primo luglio. Poi c'è la partita dei grandi eventi e quindi la deroga dei mille posti all'esterno. Ora il presidente Massimiliano Fedriga invierà una lettera a Roma, con le proposte delle Regioni».

Vaccini

La campagna vaccinale in Veneto procede spedita, tanto che Zaia ha annunciato una accelerata sulle somministrazioni agli over 50, fino a ipotizzare la partenza per gli over 40 ai primi dell'estate. Nel dettaglio, ha dichiarato: «Andiamo avanti con i vaccini, 1milione e 540mila sono le dosi che abbiamo già inoculato, questa mattina abbiamo aperto le prenotazioni per la vaccinazione fino al 19 di maggio, sono almeno 72mila posti per gli over 60. Vogliamo iniziare da domani a fare oltre 40mila vaccinazioni al giorno, e se ci arrivano dosi con forniture costanti, contiamo di fare in fretta anche per la classe over 60. Ricordo che si può prenotare autonomamente sul portale ma anche andando in farmacia - ha precisato il governatore -. Sono 558mila i cittadini 60-69 anni, e 466.387 sono quelli da vaccinare, basti pensare che un'ora fa tra prenotati e posti liberi ne avevamo già 233.726». Insomma, l'adesione sembra alta, tanto che Zaia ha annunciato: «Non escludo di anticipare le vaccinazione per i 50enni a metà maggio. Stiamo anche andando bene con il recupero degli over 70 (per questa coorte le adesioni erano state piuttosto basse, n.d.r.), ce ne restano da vaccinare 111mila ma di prenotati ne abbiamo 32mila, mentre di posti liberi ce ne sono ancora 11mila. Ai cittadini dico di prenotarsi, in fretta, entro i primi di maggio. Riusciremmo ad aggredire i 40enni entro l'estate di questo passo».
 

App per prenotare i vaccini

Assalto al call center per prenotare le vaccinazioni e introduzione di una App per dare un ulteriore canale ai cittadini: «Ieri il call center ha fatto 1800 prenotazioni da solo, ma ricordo che noi lo abbiamo messo a disposizione per chi ha difficoltà - ha ammonito Zaia -. Abbiamo avuto un problema con l'Autority sulle prenotazioni, perché chiedono di inserire anche il numero della tessera sanitaria, entro 10 giorni dovremo avere la App per prenotare direttamente dal telefonino. Sarà implementata la App "Zero Code", stiamo lavorando per inserire la prenotazione dei vaccini con questo strumento». «Per le persone in età lavorativa potremmo iniziare a coinvolgere le aziende, con le vaccinazioni dei dipendenti, solo a quel punto potrebbe aprirsi l'ipotesi di vaccinare per mix di età».

Vaccini in farmacia

Le ultime novità sul fronte degli accordi con i farmacisti le spiega l'assessore Lanzarin: «Lunedì c'è stato l'accordo con le farmacie per le vaccinazioni all'interno di queste ultime. Le vaccinazioni possono essere fatte dai farmacisti dopo corso e tutoraggio fatto all'interno dei centri vaccinali della Regione Veneto. Il corso sarà predisposto la settimana prossima. Abbiamo concordato con i farmacisti un compenso di 10,50 euro per la vaccinazione che comprende sia prenotazione che inoculazione, e 200 euro come compenso forfettario che si prevede dopo 200 vaccini (che sono spese per Dpi e altro). Il 60% delle farmacie dovrebbe aderire, sono circa 750 in tutto il Veneto. Le farmacie potrebbero effettuare dai 350mila ei 400mila vaccini». Che tipo di vaccini si faranno in farmacia? Ancora non si sa. «Anche i farmacisti possono ora fare i tamponi che costeranno 22 euro rispetto ai 26 fino ad oggi - dopo la sentenza del Consiglio di Stato che dice che possono fare i tamponi senza personale sanitario aggiuntivo». «Sono 2139 i medici di famiglia che stanno ad oggi facendo i vaccini e hanno effettuato oltre 66mila vaccini».

Ora i vaccini si possono fare anche in farmacia: arriva l'ok della Regione

Il caso Report

«Nessuno ha mai tolto la fiducia al dottor Flor - ha chiarito Zaia - che ha spiegato i contorni di questa vicenda, e gli va riconosciuta rettitudine. In Consiglio Regionale andrò, e ci andrò con i dirigenti che hanno in mano la situazione e le carte, ci andremo martedì. Inoltre a dicembre questi temi li ho già trattati, ma va bene, repetita iuvant. Ma sui fatti tecnici si dibatte con i tecnici». Querele in vista per Report? «Al momento assolutamente no - ha riferito Zaia -. Si è voluto creare il caso, è da mesi che si trascina la discussione sulla mortalità ma voglio ricordare che tra le regioni più colpite siamo quelli con la mortalità più bassa, mentre in assoluto, tra tutte le regioni italiane siamo all'ottavo posto premesso che anche un solo morto è una tragedia». Così il presidente del Veneto Luca Zaia è tornato sull'inchiesta di Report, sulla presunta non affidabilità dei test rapidi, oggi nel corso del punto stampa.

Indagine della Procura di Padova

L'indagine della Procura di Padova sui test rapidi e la loro efficacia: Zaia ha dichiarato di «non saperne nulla e di non essere stato sentito. Le carte vedono comunicazioni tra dirigenti», ha commentato. «E stiamo parlando di test rapidi utilizzati in tutto il mondo, dati dal Ministero ai medici di base per fare gli screening, utilizzati negli aeroporti, dopodiché se c'è qualcuno che il test non funziona lo dirà in maniera ufficiale». Il dottor Luciano Flor sapeva dell'inchiesta? «Non sapevo, non so e non sono coinvolto», ha risposto. «Non vedo di cosa dovrei preoccuparmi - ha proseguito Flor -, i test sono stati distribuiti anche dal Governo e in quel momento erano l'unica alternativa al test molecolare. Sono stati un di più rispetto ai molecolari che non abbiamo mai smesso di fare». "Chi sbaglia paga", ha sottolineato ieri Flor, e oggi ha ribadito: «Ricordo che in Italia c'è un codice di comportamento del pubblico dipendente che non prevede né esonero né condizioni di esonero. I pubblici dipendenti in Italia devono rispettarlo, si verifica se è stato rispettato o meno. E io ritengo di averlo rispettato in toto. Se altri non lo hanno rispettato lo verificherà chi ha il compito di farlo (e questi "altri" sono ente di appartenenza o datore di lavoro)». I rapporti con Andrea Crisanti? «Non lo sento da un po' di tempo».

Le scienziate della Regione smontano lo studio Crisanti: «3 test errati su 1441»

Riabilitazione post Covid

Il percorso riabilitativo per i pazienti post Covid, l'assessore alla Sanità veneta Manuela Lanzarin ha presentato in conferenza stampa questo progetto, sottolineando il coinvolgimento del settore termale, con l'ausilio di telemedicina e teleriabilitazione.

Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 14:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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