West Nile, trovate zanzare positive: ripetere subito la disinfestazione

Mercoledì 4 Luglio 2018 di Mauro Favaro
West Nile, trovate zanzare positive: ripetere subito la disinfestazione
MOTTA - Ripetere subito la disinfestazione contro le zanzare. È l'indicazione che il servizio Igiene e sanità pubblica dell'ex Usl di Treviso ha inviato al Comune. L'istituto zooprofilattico ha individuato proprio nella zona di Motta delle zanzare positive al virus West Nile, che causa febbre e forti mal di testa e che, nei casi più gravi, circa uno su mille, come evidenzia Epicentro, il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica, può addirittura portare a un'encefalite letale. Da qui la decisione dell'azienda sanitaria provinciale di procedere con una nuova disinfestazione.

 
LA SEGNALAZIONE
«Alla luce della segnalazione dell'istituto zooprofilattico, il trattamento va rifatto - spiega Mauro Ramigni, responsabile del servizio Igiene e sanità pubblica - evitando allarmismi». La prima arma contro la diffusione del virus, diventato ormai endemico anche in questo territorio, resta la prevenzione. Più bassa è la concentrazione di zanzare, più basso è il rischio che qualche persona possa essere contagiata. Quest'anno nella Marca non sono emersi casi di West Nile. E nemmeno l'anno scorso. Ma nel 2016 si sono contati una decina di contagi. Insomma, sempre meglio andarci con i piedi di piombo. Anche gli altri comuni trevigiani hanno dato avvio alle disinfestazioni, pur in modo non coordinato. E a breve l'Usl inizierà dei controlli a campione. Dove la concentrazione di zanzare sarà ritenuta ancora troppo elevata, i municipi dovranno rifare il trattamento.

L'OBIETTIVO
Per quanto riguarda il West Nile, l'obiettivo è la zanzara culex, cioè quella comune. «Non è semplice da stanare avverte il responsabile del servizio Igiene perché ha un raggio d'azione più grande delle altre zanzare e riesce ad adattarsi piuttosto bene in diversi ambienti». La disinfestazione effettuata dai Comuni si concentra essenzialmente sui tombini e sulle caditoie. «Ogni singolo cittadino deve fare la propria parte. Ad esempio evitando di lasciare acqua nei sottovasi» sottolinea Ramigni. Non è tutto. Ci sono pure le zanzare tigre. Queste possono diffondere malattie tropicali come dengue e chikungunya. Gli agenti patogeni sono assenti in Italia. Nella Marca è già stato registrato il primo caso di dengue: la diagnosi è stata fatta al Ca' Foncello su una 30enne trevigiana tornata la settimana scorsa dalla Thailandia. Il caso è stato confermato ieri dai laboratori di Padova. La giovane non è ricoverata. Si sta curando a casa. E proprio nelle ultime ore l'Usl ha escluso disinfestazioni mirate attorno alla sua abitazione: «Lei non è più in grado di trasmettere il virus».
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