«West Nile? La situazione nei prossimi anni può solo peggiorare»: l'intervista all'esperto

Lunedì 8 Agosto 2022 di Mauro Favaro
Davide Gentili, esperto dell'Usl 2, fa il punto sulla West Nile

TREVISO - «E' di vitale importanza sensibilizzare i cittadini per proteggere soprattutto le persone anziane e quelle con fragilità. Con il cambiamento climatico, nei prossimi anni i numeri del West Nile potrebbero crescere ulteriormente». Davide Gentili, referente dell'Usl della Marca per le arbovirosi, mette tutti in guardia.

L'unica prevenzione contro il virus della febbre del Nilo al momento è proteggersi dalle zanzare e cercare di ridurne il numero. Non ci sono altre strade.

Davide Gentili, sono già 9 i comuni coinvolti tra la presenza di zanzare positive al West Nile (Ponte di Piave e Codogné) e le segnalazioni di contagi, confermati o probabili.
«L'aver individuato zanzare positive permette di rafforzare la sorveglianza epidemiologica nel nostro territorio, fornendo indicazioni alla popolazione per ridurre la probabilità di casi umani. Per quanto riguarda quelli già notificati, poi, sono state indicate le misure da adottare e non si sono verificati cluster. Grazie allo screening effettuato nei donatori di sangue, inoltre, vengono identificati casi asintomatici che altrimenti non verrebbero intercettati».


I comuni trevigiani hanno condotto gli interventi necessari contro le zanzare?
«Hanno presentato il programma di disinfestazione ordinaria ed eseguono regolarmente gli interventi previsti. Il servizio Igiene e sanità pubblica verifica l'efficacia dei trattamenti larvicidi e comunica nel giro di 24 ore se sono necessari ulteriori trattamenti. Tutti i Comuni hanno sempre adeguato gli interventi alle segnalazioni».


Solo a Codogné sono state trovate 77 zanzare positive. Qui ci saranno azioni particolari?
«Non si prevedono interventi adulticidi. Il riscontro della positività in un pool di zanzare, in assenza di casi umani, non richiede misure straordinarie».


Quali sono le persone più a rischio in caso di contagio da West Nile?
«Nel nostro territorio non sono stati riscontrati casi significativi tra giovani, tali da rendere necessario il ricovero. Le manifestazioni gravi si verificano principalmente in persone che presentano condizioni di rischio come età avanzata, immunosoppressione o condizioni di fragilità».


Come ci si può proteggere?
«E' fondamentale che ogni cittadino sia informato e adotti le strategie di contrasto al vettore (alle zanzare, ndr) anche nelle aree private, utilizzando mezzi barriera e repellenti cutanei adeguati».


Avete rilevato altre malattie di origine tropicale in questo periodo?
«Un nuovo caso di Dengue di importazione dall'estero è stato identificato grazie all'esperienza del reparto di Malattie infettive. Sono state adottate tempestivamente tutte le misure previste, con la valutazione sul campo dell'area coinvolta. Non abbiamo avuto ulteriori casi correlati e la situazione è sotto controllo».


Per quanto riguarda il vaiolo delle scimmie, infine, si sono già contati 6 contagi nella Marca.
«Non abbiamo ricevuto ulteriori notifiche. E fino ad ora non sono stati necessari ricoveri in ospedali. I casi e i contatti sono stati monitorati quotidianamente, identificando tutte le possibili situazioni a rischio».
 

Ultimo aggiornamento: 9 Agosto, 07:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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