Montello, la trattoria Cescato a Volpago: cento anni di tradizione

Martedì 17 Maggio 2022
Quella trattoria centenaria sul Montello: a 78 anni Virginia regna in cucina, con la sua sopa coada, le erbette di campo e la selvaggina

VOLPAGO - Esiste da 65 anni nella sede attuale, ma sfiora i cento se si considera la locanda originaria, che si trovava a qualche centinaio di metri da quella di adesso, in direzione Volpago. La trattoria Cescato, nel cuore di Santa Maria della Vittoria ha, quindi, tutti i requisiti per essere un vero e proprio simbolo identitario della frazione. Per chi risiede nel posto, di qualunque età sia, ma anche per chi arriva da fuori. E una testimonianza lampante si è avuta la scorsa settimana, quando una serata a base di erbe della zona ha registrato il sold out, con molti avventori lasciati a casa. «L'informazione è girata con il passa parola -racconta Eddy Cescato- Abbiamo registrato il tutto esaurito in pochissime ore.

Un bel segno di rilancio dopo l'emergenza Covid che tanti danni ha lasciato al settore. E' stata evidente la voglia di ripartire, di uscire». Così, grazie anche a iniezioni di adrenalina e di entusiasmo come questa, da Cescato la passione continua e si rinnova nel segno della tradizione e del legame col territorio.


IN CUCINA
La tradizione è, soprattutto, rappresentata da Virginia, mamma di Eddy e Vania, che a 78 anni dirige ancora la cucina ed è il vero angelo del focolare, che lavora molto ma resta dietro le quinte. Guai a farla parlare. Parla tì, dice al figlio. Perché lei, da vera montelliana, pensa a mettere in tavola il pranzo. La sopa coada è, tuttora, assoluta prerogativa di Virginia, che tiene tuttora le redini della cucina mentre il marito, Giuseppe, di parecchi anni più anziano, ha mollato da non molto. Per quanto riguarda lo spiedo, i figli Eddy, 39 anni, e Vania, di 12 più grande, hanno invece superato il severo esame della mamma e scendono in campo in prima persona. E lo stesso vale per molte altre specialità. Tale è il team della trattoria, che vanta altri due locali a Treviso e uno, il Fuori luogo, a Montebelluna. Santa Maria, però, è speciale. Il punto di riferimento, dopo e con la chiesa.


LE SPECIALITA'
«Siamo molto forti sulla selvaggina -racconta Eddy- Abbiamo una cucina economica che ha più di 50 anni e mia mamma cucina lì. Tantissimi cacciatori da fuori provincia vengono per mangiare in particolare la sopa coada, ma qualche volta mia mamma dice di no, perché è molto impegnativa da realizzare. E poi c'è la paella, che facciamo il venerdì». Ma cosa significa per voi la trattoria? Per me e anche per mia sorella -dice Eddy- è la terra di casa, dove siamo cresciuti, in mezzo ai tavoli. E' un ritorno alle origini. Gli altri locali che abbiamo sono aziende con finalità commerciali. A Santa Maria è più una questione di sentimento e l'aspetto economico passa in secondo piano».

Ultimo aggiornamento: 16:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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