Quattordicenne morta in Vespa, l'amico esce dal coma 7 giorni prima del previsto: «Ce la farà»

Domenica 5 Luglio 2020 di Serena De Salvador
Il punto in cui lo scooter è piombato sulla cuspide della ringhiera e sul palo dell’illuminazione, all’incrocio di via Rialto e via Cal Nova

VALDOBBIADENE - A una settimana dall’incidente che ha strappato alla vita la 14enne Vittoria De Paoli, una luce di speranza giunge dall’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Flebile, poco più di un bagliore, ma che consente a una famiglia di aggrapparsi alla speranza: il sedicenne A. S. è stato risvegliato dal coma farmacologico per la prima volta. La sua situazione clinica – sottolineano i medici – continua a essere critica e l’iter ospedaliero dello studente di Valdobbiadene sarà ancora lungo e travagliato, tuttavia le sue condizioni di salute fanno registrare un lieve miglioramento.
 

 


LE PRIME CURE
Il ragazzo è giunto all’ospedale trevigiano poco prima della mezzanotte tra sabato 27 e domenica 28 giugno dopo un rovinoso incidente in Vespa e un viaggio disperato da Farra di Soligo. Le sue condizioni da subito sono parse disperate: «Era a terra immobile, vedevo appena sollevarsi il petto per i suoi flebili respiri, rantolava. Ho temuto che morisse davanti ai miei occhi» aveva raccontato la prima persona accorsa sul posto. Rianimato, intubato e stabilizzato, era stato trasferito a Treviso con fratture multiple a una gamba e una mano, traumi su tutto il corpo e un serio ematoma cerebrale.

Una prima delicatissima operazione chirurgica quella notte aveva cercato di ridurre gli effetti del versamento di sangue nella scatola cranica, ma il bollettino medico era stato drammatico per i genitori. «La sua vita è appesa a un filo, è in coma farmacologico – aveva raccontato il papà che ogni giorno con la moglie ha raggiunto il capezzale del figlio –. Fino a quando non lo sveglieranno non potremo sapere se ha danni neurologici né di che entità. Pare non tenteranno di svegliarlo per due settimane almeno». 
 


L’EVOLUZIONE
Invece, a una settimana esatta dall’incidente, il 16enne ieri è stato estubato e nei suoi confronti è cominciata la graduale procedura per destarlo dal coma indotto in cui era tenuto fin dal suo arrivo nel reparto di terapia intensiva di neurochirurgia, dove si trova tutt’ora. La scelta è stata attentamente vagliata dall’equipe medica che lo monitora costantemente e segna quello che viene definito un “leggero miglioramento del quadro clinico”. Per il momento il giovane si trova ancora in stato d’incoscienza e la sua situazione complessiva rimane critica. Di conseguenza i medici non hanno sciolto la prognosi e, parimenti, non azzardano previsioni circa il decorso del prossimo futuro. L’estubazione e il risveglio dalla sedazione profonda segnano un passaggio fondamentale per poter procedere, nelle prossime settimane, alla valutazione del quadro neurologico del giovane e di eventuali danni riportati.

Inoltre A.S. dovrà essere sottoposto a diverse altre operazioni e interventi per sanare le varie fratture e traumi, una delle quali si è già tenuta nelle ultime ore. La situazione è seria e in costante evoluzione, ma la sospensione del coma con oltre una settimana d’anticipo su quanto inizialmente preventivato consente ai genitori e ai tre fratelli di continuare a sperare, come pure all’intera Valdobbiadene dove ieri la notizia ha cominciato timidamente a diffondersi.


 

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Un giro in Vespa di appena 5 minuti trasformatosi in tragedia.

Nessuno pensava che un tragitto di pochi minuti sarebbe costato la vita a Vittoria De Paoli , appena 14enne, e mettesse a rischio l'esistenza del 16enne alla guida del motorino, che ora lotta tra la vita e la morte all'ospedale di Treviso.

Ultimo aggiornamento: 09:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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