Visite hot, altri sei mesi al ginecologo Francesco Acolla. Incastrato da alcune mail scambiate con una paziente

Venerdì 27 Gennaio 2023 di Giuliano Pavan
Visite hot, altri sei mesi al ginecologo Francesco Acolla.

CASTELFRANCO (TREVISO) - Quarta condanna per violenza sessuale comminata al ginecologo Francesco Accolla. Stavolta però, difeso dall'avvocato Alessandra Nava, al professionista è stato rinosciuto il vincolo della continuazione tra i reati e dunque la pena è stata ridotta a sei mesi di reclusione, a differenza dei tre anni chiesti dal pubblico ministero Mara Giovanna De Donà. Quantificazione della pena che evita dunque al professionista la detenzione in carcere e permette, di conseguenza, l'accesso alle misure alternative essendo il cumulo complessivo delle condanne inferiore ai quattro anni. Di fatto un successo per il 55enne di Montebelluna, che finora aveva rimediato già due condanne passate in giudicato (la prima a un anno di reclusione per un episodio avvenuto all'ospedale di Castelfranco e l'altra a due anni e sei mesi per una visita al San Valentino di Montebelluna) e una in primo grado (a un anno e quattro mesi).

L'episodio

A differenza dei tre casi precedenti, stavolta a incastrare il ginecologo non erano state le denunce e i racconti delle visite hard fatte dalle vittime, ma una mail esca di una paziente, residente nella castellana. La donna, all'indomani di una visita ginecologica all'ospedale San Valentino di Montebelluna, aveva inviato ad Accolla alcune righe nella sua casella di posta elettronica dicendo di essere rimasta molto soddisfatta dell'operato del medico. Davanti a quelle lusinghe, Accolla le ha risposto facendole dei complimenti e confermando indirettamente che quella avuta con la paziente non sarebbe stata una normale visita ginecologica. Lo scambio di messaggi è stato dunque preso dalla Procura di Treviso come prova che anche quella quarta donna, che poi ha sporto denuncia con l'avvocato Gianmarco Zaniol, era rimasta vittima di abusi sessuali da parte del ginecologo consistiti, come per le altre tre precedenti vittime, in manovre stimolatorie e invasive che con una visita non avevano nulla a che fare. La prima a sporgere denuncia contro il ginecologo era stata una ragazza di poco più di vent'anni dopo una visita avvenuta nel novembre 2018 all'ospedale di Castelfranco Veneto. La giovane lamentava di essere stata toccata in maniera non professionale dal 55enne. Il secondo episodio ha visto invece come vittima una trentenne. Stesse manovre contestate, messe in atto però nel gennaio 2020 all'ospedale di Montebelluna. Si tratta dei due episodi per i quali Accolla è già stato condannato in via definitiva a un anno per il primo caso e a due anni e sei mesi per il secondo. Quando il risvolto giudiziario delle condotte del 55enne finì sulle pagine de Il Gazzettino, una terza vittima, di 47 anni, aveva deciso di sporgere denuncia. Non si era mossa prima perché non riusciva a capire se fosse stata lei a mal interpretare la visita, effettuata 7 aprile 2017, a cui si era sottoposta sempre al San Valentino di Montebelluna. Condotta che costò ad Accolla la terza condanna a un anno e quattro mesi. Ieri la quarta sentenza con cui il giudice, a differenza delle precedenti, ha considerato equivalenti le attenuanti rispetto alla recidiva e alle aggravanti contestate.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci