Frasi contro il prosecco, il vescovo Pizziolo insultato sui social: «La gente è incattivita»

Martedì 7 Settembre 2021 di Claudia Borsoi
Il vescovo di Vittorio Veneto, monsignor Corrado Pizziolo, al centro delle polemiche per le frasi contro il prosecco
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VITTORIO VENETO - Insulti sui social da un lato. Attestati di stima e di solidarietà via email o affidati ad una telefonata dall’altro. La riflessione che il vescovo di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo ha messo nero su bianco nella lettera per il mese del creato 2021 ha sortito effetti diversi. Ma non inaspettati da una società che un’indagine del Censis ha definito «arrabbiata, risentita, incattivita». L’appello alla responsabilità delle aziende agricole, affrontando i temi della viticoltura e dell’inquinamento, è al centro delle lettera diffusa sabato sera da Pizziolo. Temi non nuovi per la diocesi di Vittorio Veneto che già da un paio d’anni ha aperto un tavolo di dialogo coinvolgendo i consorzi vitivinicoli e le associazioni sensibili ai tempi ambientali. Temi però sui quali il popolo dei social si è scagliato contro, ritenendo fuori luogo che un vescovo si occupi di queste questioni. «Pizziolo si occupi della cura delle anime, non del prosecco» il tenore di alcuni attaccati.

Pretesto per molti per allargare ad insulti e critiche alla Chiesa in generale.


IL PRESULE

«Quando abbiamo messo in cantiere questa lettera mi immaginavo – commenta all’indomani delle accuse il vescovo - che ci sarebbero state varie reazioni, anche come quelle che sono poi apparse sui social. Il fatto è che quando si toccano certi temi come l’immigrazione, la vita nascente o l’ambiente, c’è sempre chi reagisce in modo per lo meno “vivace”». I toni di alcuni commenti sui social sono stati molto duri e pesanti, tanto che in alcuni casi pare sia stato lo stesso Facebook a rimuoverli. «Alcune reazioni sono “scomposte” – continua monsignor Pizziolo – anche se non tutte, dal momento che mi sono giunti anche messaggi molto positivi. In ogni caso, ciò fa un po’ parte dell’ordine delle cose: viviamo in una società che ogni anno, come spesso si legge nelle indagini del Censis, viene descritta come “arrabbiata, risentita, incattivita” e questi messaggi, mi pare, lo evidenziano». E poi l’invito, rivolto a tutti, a leggere il documento nella sua interezza: «Credo che molti autori di queste reazioni si siano fermati solo ai titoli dei giornali e non abbiano nemmeno letto la mia lettera. Proprio per questo mi permetto di invitarli a leggerla, nella sua interezza, e a scrivere poi con maggiore cognizione di causa». 


SOLIDARIETÀ

Tra gli attestati di solidarietà indirizzati al vescovo anche quello del consigliere regionale Andrea Zanoni (Pd): «È incredibile leggere insulti a chi denuncia una situazione da troppo tempo fuori controllo».

Ultimo aggiornamento: 8 Settembre, 09:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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