Veneto, monta la rabbia leghista: «Salvini come segretario è scaduto»

Giovedì 29 Settembre 2022 di Angela Pederiva
Luca Zaia all'ingresso del k3
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VILLORBA (TREVISO) - I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti della Lega penzolano senza speranza dai muri su cui erano stati affissi con orgogliosa sicurezza. Metti il Veneto al sicuro, scandiscono ancora i cartelli-slogan appoggiati all'ingresso del K3, storico quartier generale alle porte di Treviso, dove giusto un mese fa i candidati leghisti alle Politiche venivano presentati con tutto l'ottimismo necessario alla campagna elettorale. Poi è andata come è andata, tanto che adesso al governatore Luca Zaia tocca relazionare i suoi assessori e consiglieri sul federale più difficile dacché è segretario Matteo Salvini, in un incontro blindato che è anche l'occasione per serrare i ranghi in Regione dove il partito è però tuttora egemone rispetto ai Fratelli d'Italia: uno per tutti e tutti (o quasi) per uno, in marcia verso il congresso, nella comune consapevolezza che «le rivoluzioni non le fa il comandante da solo, ma insieme a tutta la truppa», come filtra da qualche rara bocca non cucita a notte ormai calata.


I TEMI
L'ordine di scuderia è di non riferire all'esterno una parola di quelle pronunciate nell'ora e mezza al piano di sopra, sicché all'uscita dalla sede l'unico a parlare è proprio Zaia. «Abbiamo affrontato solo temi amministrativi delude però le attese il presidente come la legge di bilancio, la partita Intel che avrà un indotto anche superiore a quello ipotizzato, il completamento della Pedemontana in primavera, le Olimpiadi, il Pnrr, l'autonomia».

Ecco, appunto. Da quel poco che trapela, la riforma è uno degli argomenti citati da Zaia nel riassumere ai regionali i contenuti del confronto di martedì con Salvini, culminato nell'impegno del segretario a garantire lo svolgimento dei congressi «sezionali entro ottobre, provinciali entro l'anno, regionali entro gennaio», ma anche ad agevolare il percorso della «madre di tutte le battaglie» fin dalla sua calendarizzazione nella prima seduta del Consiglio dei ministri, nonché ad assicurare al partito «un ministero pesante».


IL MINISTERO
Sul punto, il consigliere regionale zaiano Fabrizio Boron lancia una proposta che suona come una provocazione: «La Lega e Salvini pretenda, nelle trattative per il prossimo Governo, il ministero degli Affari regionali. La priorità del Veneto, e di tutto il Nord, è l'autonomia regionale: non c'è alternativa, serve un Paese più moderno ed efficiente. Non perdiamo tempo nella richiesta di inutili posti per accontentare i numerosi esclusi eccellenti: sottosegretari, vice-premier e altre posizioni, sono richieste funzionali alla persona, non all'ideale del nostro movimento». Parole eloquenti, nelle ore in cui diversi parlamentari della Lega fanno notare alle agenzie di stampa i messaggi sui social con cui tanti militanti auspicano il ritorno di Salvini al Viminale, da «Solo con te l'Italia ha difeso i confini» a «Matteo, torna siamo invasi». Invece niente, Boron insiste: «Chi meglio del nostro segretario federale potrebbe ricoprire il ruolo di ministro per le Riforme e gli Affari regionali?».


LE CARTE BOLLATE
Tutto questo mentre c'è pure chi evoca le carte bollate. È il caso dell'europarlamentare Toni Da Re, che l'altra sera su Telechiara ha interpretato alla lettera il titolo del programma Vietato tacere condotto da Danilo Guerretta, non mandandole a dire a Salvini al punto da leggere in diretta il passaggio dello statuto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 novembre 2018: Il segretario federale dura in carica 3 (tre) anni. Traduzione dell'ex segretario veneto: «È già scaduto, quindi il congresso federale si deve fare». Peraltro nelle chat leghiste circola anche la sottolineatura dell'articolo secondo cui in occasione di consultazioni elettorali politiche ed europee, il consiglio federale delibera la composizione delle liste, sentito il parere dei segretari regionali e dei relativi consigli direttivi regionali. I maligni dicono che, fra i leghisti esclusi, ci sia più di qualche avvocato.
 

Ultimo aggiornamento: 17:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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