TREVISO - Il processo, o meglio, i processi relativi al crac di Veneto Banca hanno mandato in tilt il settore penale del tribunale di Treviso. Lo avevano più volte sottolineato sia i sostituti procuratori Massimo De Bortoli e Gabriella Cama, titolari dei fascicoli d'indagine, sia l'ex procuratore Michele Dalla Costa che l'attuale Marco Martani: la cronica carenza d'organico, a fronte di procedimenti così lunghi e complessi, avrebbe comportato un fisiologico rallentamento della domanda di giustizia, tra rinvii e durata dei processi. Ora, a metterlo nero su bianco, sono anche il presidente della Corte d'appello di Venezia, Carlo Citterio, e il procuratore generale Federico Prato nella relazione presentata all'inaugurazione dell'anno giudiziario.
IL SETTORE PENALE
A parlare sono i numeri.
IL SETTORE CIVILE
Per quanto riguarda il settore civile, la riorganizzazione interne dell'ufficio, con l'adozione delle udienze con modalità cartolari o con collegamento da remoto, ha dato i suoi frutti. Il 30 giugno 2021 i procedimenti pendenti avevano toccato quota 5.260, mentre dodici mesi più tardi sono scesi a 4.757, con un dato di procedimenti definiti pari a 4.868. Sono state 561 le cause in materia di famiglia nel 2021/2022 contro le 496 del 2020/2021, le negoziazioni assistite depositate in Procura sono state 61 contro 64 (37 nel 2019/2020), mentre i divorzi e le separazioni sono scesi da 891 e 740. Dati in linea con gli anni precedenti anche per quanto riguarda le cause di lavoro o gli sfratti che, nonostante il blocco imposto dal Decreto Sostegni, ha mantenuto pressoché inalterate sia le iscrizioni (598) che le definizioni (592).
L'ORGANICO
La nota dolente riguarda sempre l'organico del tribunale di Treviso. Le carenze toccano il 25%. In altre parole, un quarto dei posti non è coperto. Mancano, ad esempio, 4 giudici su 32 (-18%), e altri 4 giudici onorari su 17 (-24%). Il numero medio di effettivi in servizio è di 35 su un organico di 41. Di questi però ce ne sono 9 che possono usufruire di percentuali di esonero. Non solo. Manca un direttore amministrativo sui 6 previsti (-16,66%), 7 funzionari giudiziari su 26 (-27%), un cancelliere su 20 (-5%), 8 assistenti su 41 (-19,51%), 3 operatori giudiziari su 12 (-25%), 3 conducenti di automezzi su 3 (-100%), e 5 ausiliari su 10 (-50%). La media è, appunto 25% di scoperture, che arrivano però al 40% se si tiene conto dei lavoratori che usufruiscono dei permessi legati alla legge 104 per assistere i familiari malati o non autosufficienti, di quelli assenti fino a due anni per gravi motivi di famiglia o per malattia, e di quelli che hanno un contratto part-time.