SPRESIANO Finalmente si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel.
L’ITER
Come da cronoprogramma, aprile avrebbe decretato la fine di un lungo iter per ritornare in possesso della struttura federale. E vedere, a inizio estate, entrare le ruspe e i macchinari in cantiere per la ripresa dei lavori. I passaggi saranno adesso relativamente meno complessi rispetto all’iter fallimentare ormai archiviato. L’ex presidente della Fci, Renato Di Rocco, aveva illustrato nei mesi scorsi, prima dell’elezione della nuova presidenza che ha visto vincitore il milanese ex pistard Cordiano Dagnoni, due vie da tracciare per far ripartire i lavori, successivamente all’atto pubblico di scioglimento della concessione con la società emanazione della Pessina. Ovvero, rivolgersi alla Presidenza del Consiglio per la nomina di un commissario straordinario in base al decreto semplificazioni 2020 creato ad hoc per la ricostruzione in tempi rapidi del nuovo ponte di Genova, oppure procedere sempre in tempi rapidi a una nuova gara d’appalto per far riaprire il cantiere. Insomma a breve si potranno riprendere le procedure per la ripartenza del velodromo.
LA TITOLARITÀ
Ma la cosa che maggiormente interessa è che nei prossimi giorni la Federazione ciclistica italiana tornerà ad avere in pieno la titolarità del velodromo. Ci sono infatti dei programmi anche di gara da rispettare, come i campionati mondiali su pista nel 2024, già opzionati dalla Fci lo scorso anno e alcune prove di Coppa del mondo che serviranno come gare di avvicinamento alle qualificazioni delle prossime olimpiadi, ovviamente non più quelle di Tokyo di luglio, ma quelle invernali di Pechino del 2022 già in calendario nonostante lo spostamento di un anno di quelle giapponesi causa pandemia. Nei prossimi giorni insomma i vertici federali potranno tornare a Spresiano e verificare l’attuale stato dei lavori e procedere a passo spedito nel completamento del più importante velodromo coperto presente sul territorio nazionale.