TREVISO - Focolaio di variante indiana a Ormelle. In un solo giorno i casi nella comunità di indiani residente nel paese sono di fatto quadruplicati. Oggi si contano 30 contagiati, tutti non vaccinati. All'inizio era stata esclusa l'ipotesi della variante indiana del coronavirus.
A CASA E AL LAVORO
Il virus si è diffuso soprattutto tra famiglie composte da persone di nazionalità indiana, residenti a Ormelle, parenti, amici e colleghi di lavoro. Ad oggi non risulta che chi è stato contagiato sia tornato di recente dall'India. Ciò significa che la mutazione si sta moltiplicando direttamente nella Marca. Con quest'ultimo focolaio, nelle ultime settimane la Microbiologia del Ca' Foncello ha individuato oltre 50 casi di indiana nel Trevigiano. Più altri 15 casi di variante nigeriana, 7 di brasiliana e 8 di sudafricana. Inoltre sono emersi anche alcuni casi di variante egiziana. Il tutto mentre la mutazione inglese rappresenta oltre il 90% del totale dei contagi. È in questo mappamondo di varianti che si muove il sistema di monitoraggio della Microbiologia. «Il cluster di Ormelle è partito da due persone che presentavano dei sintomi e che per questo si sono sottoposte al tampone fanno il punto dall'Usl non c'è stato nessun ricovero, nessuno dei positivi ha sviluppato la malattia in forma grave e la maggior parte delle persone risulta asintomatica. Si tratta di un cluster circoscritto, che non desta preoccupazione, interamente riferito a persone con legami di lavoro o di parentela». L'azienda sanitaria non ha previsto altri screening. E' stato reputato sufficiente il tracciamento dei contatti e le relative quarantene a domicilio.
IL COMUNE
A Ormelle, comunque, non manca un po' di apprensione. Fino a pochi giorni fa il paese aveva quasi azzerato il numero dei residenti in isolamento. Adesso è di colpo risalito verso quota 60, compresi sia i positivi che i loro contatti stretti. Tanto che al momento è l'unico comune della provincia in fascia arancione per quanto riguarda il tasso di incidenza del virus. «Non c'è panico, se ognuno farà la propria parte, siamo fiduciosi che nel giro di una decina di giorni il focolaio andrà spegnendosi spiega il sindaco Andrea Manente l'azienda sanitaria come sempre ha condiviso l'elenco delle persone in isolamento. Non mancherà la vigilanza».