Vandali imbrattano i muri, gli studenti delle scuole medie di Oderzo "anti writers": «Così diventiamo famosi»

Domenica 23 Aprile 2023 di Annalisa Fregonese
Vandali imbrattano i muri, gli studenti delle scuole medie di Oderzo "anti writers"

ODERZO (TREVISO) - Faticoso, questo è certo. Vuoi mettere però la soddisfazione nel veder da te ripulito un pezzo di muro che era stato imbrattato dai vandali? Erano elettrizzati i 24 alunni della scuola media Amalteo, classe 2E che ieri mattina, armati di spugnette hanno ripulito dalle scritte vandaliche il sottoportico che da Calle Opitergium porta a piazza del Foro Romano. Alle stelle la loro determinazione tanto che si sono spinti più avanti, andando lungo il portico verso via Roma, prendendosi cura pure delle colonne vandalizzate. Entusiasti gli esercenti e altre attività della zona. «Non capiamo perchè i vandali agiscano così – il commento degli studenti – o forse sì, lo fanno per mettersi in mostra. Ma ci sono altri modi per farsi valere, magari prendendosi a cuore un pezzetto della loro città, come abbiamo fatto noi stamattina.

Ci stanno ringraziando tutti. Più notorietà di così» commentavano senza smettere di strofinare. «Fare quella scritta con la bomboletta ci si mette meno di un minuto. Toglierla richiede molto più tempo e molta più fatica» è un altro dei loro commenti.


RISCONTRO POSITIVO
«In questa Giornata della Terra, voi con il vostro esempio di civiltà, aiutate tutti noi a rendere migliore questa città. Grazie ragazzi!» è il cartello che ha esposto l’agenzia immobiliare Soluzione Casa. Il progetto, coordinato dalla docente Cristina Vendrame con il supporto della collega Chiara Favero, rientra nelle attività del “Service Learning”, vale a dire un progetto che unisce i processi di apprendimento e l’intervento nella realtà, allo scopo di dare risposta a bisogni della comunità. «Sono stati proprio bravi, hanno mostrato tanta buona volontà» commenta Christan Bozzon con i suoi collaboratori alla Pasticceria Vienna.


IL VIDEO
Poco più in là al Bar Meridiano, Max e Valentina hanno accolto gli studenti che, coordinati in gruppi hanno visionato nella saletta il video con la ricostruzione di una domus romana. «Un gran bel progetto – dice Max – in questo modo capiscono cosa significa la fatica quando si pulisce. Apprendono ad avere rispetto. Se magari vedono un ragazzo un po’ più grande che imbratta con le bombolette lo possono anche avvicinare per spiegargli perché non bisogna agire così». C’è chi si aspetta che, per provocazione, qualche writer torni ad imbrattare. «Sappiamo che può accadere – dice Cristina Vendrame – tuttavia stamattina 24 ragazzi hanno imparato cosa significa prendersi cura della propria città. Loro in futuro non andranno ad imbrattare». «Magari si facessero più spesso questi progetti – sospira l’architetto Pier Appoloni, presidente dell’associazione Athena -. Sono stato a ripulire le aree archeologiche dove buttano di tutto. In un solo angolo ho raccolto 82 cicche». «Gran bella iniziativa – dice Marisa Forner de Il Cavolo giallo - C’è tanto bisogno di imparare il rispetto, l’educazione civica». «Servirebbe anche pulire la facciate esterna del duomo» rilancia Graziella Camilotto, la pasionaria di piazza Grande. «Spero che qualcuno si metta una mano sul cuore» aggiunge. Perché non è un intervento da poco.

Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 09:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci