MONTEBELLUNA - «Abbiamo capito di aver fatto un danno grave: siamo pronti a ripagarlo». Alberto, 19enne di Montebelluna, e Michele, 20enne di Giavera, lo hanno detto quando lunedì sera si sono presentati al comando di polizia locale di Bassano dopo aver ammesso di aver imbrattato lo storico Ponte Vecchio appena restaurato. I due, autori materiali del gesto a cui hanno assistito due coetanei e due ragazze, sono piuttosto conosciuti. Entrambi validi musicisti, fanno parte di un gruppo rock nel quale Michele è chitarrista e Alberto batterista. Oltre ad aver vinto, prima della pandemia, vari concorsi locali e non, sono anche approdati a febbraio 2020 a Sanremo Rock. Tutt’altro che teste calde insomma, ma nonostante la disponibilità a rimediare la denuncia penale è scattata e potrebbe colpire anche gli altri quattro amici.
RIABILITAZIONE EDUCATIVA
«Almeno hanno ammesso e si sono detti pronti a riparare al danno –ha commentato il sindaco bassanese Elena Pavan –.
I SINDACI
Anche il sindaco di Montebelluna, Elzo Severin, è sconcertato. «Cose del genere non sono neanche da commentare –spiega–. Almeno i principi basilari vanno rispettati e serve una punizione giusta, anche con rilievo penale. La stessa che devono ottenere coloro che gettano rifiuti e inquinano. Immagino come possono stare i loro genitori: vanno previsti mesi di servizi socialmente utili. Spero si rendano conto di ciò che hanno fatto, anche se mi chiedo cosa abbiano avuto in testa. Sono annoiati o stressati? Vadano a giocare a pallone». Pure l’assessore all’istruzione Claudio Borgia crede sia giusta una punizione educativa: «Anch’io sono stato un ragazzo vivace, ma c’è un limite. Dovrebbero andare di persona a ripulire». E pure il sindaco di Giavera, Maurizio Cavallin condanna il gesto. Ma al coro si unisce anche l’agenzia Ideeuropee che in questi giorni organizza l’evento Lingualooonga: «Se vorranno imparare ad apprezzare la storia e la cultura delle nostre città li aspettiamo». Intanto però l’eco della notizia si allarga e rispolvera l’immagine di alcuni mesi fa dell’imbrattamento della segnaletica a Nervesa. Con un invito particolare al consigliere delegato alla cultura Paolo Zanatta. Quello di confrontare le scritte comparse a Bassano con quelle di Nervesa che presenterebbero delle somiglianze, nel caso potessero esser figlie delle stesse mani.