Vallà, il paese dei murales dopo la tromba d'aria. «Voglia di bellezza: si cambia con la street art»

Mercoledì 13 Luglio 2022 di Lucia Russo
Samuele Stocco del Collettivo Bocaverta, anima del progetto The Wallà a Vallà
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TREVISO - Vallà, la frazione ferita dalla tromba d’aria, rinasce con pareti rivestite di capolavori. E la street art ne diventa protagonista, riportando la bellezza nel cuore del tessuto urbano. Ecco allora “The Wallà”, il progetto di rigenerazione urbana ideato e portato avanti dal collettivo Bocaverta: unendo la parola inglese “the wall” (muro) al nome del paese, “The Wallà” racchiude il senso di un lavoro a lungo termine che punta a modificare lo sguardo su un territorio, come ricorda il presidente Mauro Berti: «”The Wallà” prende forma nel territorio ferito dal passaggio della tromba d’aria nel 2009.

Quello che accade oggi, e quello che è accaduto allora, sono due cose completamente diverse accomunate però dallo spirito di comunità e di unione. Nel 2009 le persone si ritrovavano per raccogliere insieme i pezzi delle proprie case o attività. Oggi per condividere qualcosa di bello e nuovo, per riappropriarsi degli spazi che un tempo erano di aggregazione e della comunità».

IL PIANO

Sono 8 i murales finora completati in paese, e che stanno davvero ridefinendo il “paesaggio” urbano. La prossima settimana è è in arrivo l’artista romano Agostino Iacurci, uno dei più acclamati tra gli street artist italiani, che dipingerà a modo suo la parete di una casa di via Kennedy. I luoghi scelti per queste opere non sono casuali. «Il progetto è stato studiato in maniera curata – aggiunge Berti - In parte sono pareti che vengono donate dai proprietari delle case. E’ il cittadino stesso che nell’ottica della partecipazione mette a servizio il muro della propria casa, oppure sono quelli del Comune». Importante poi il senso d’appartenenza che la comunità ha dimostrato sin dalle battute iniziali di The Wallà. «Hanno tutti risposto davvero bene – spiega Samuele Stocco, del Collettivo Bocaverta– e si sono fatti avanti, cogliendo il senso di ciò che volevamo ricreare con questa iniziativa. Questo è un paese con una storia millenaria ma ormai, come molti altri territori veneti, è conosciuto per la strada provinciale che lo taglia a metà. Strada che ha portato indubbiamente dei vantaggi a livello commerciale, ma che è anche il simbolo della perdita d’identità delle comunità locali. Ed è per questo che noi vogliamo riprendere in mano il territorio e rifarlo nostro»

LA RISPOSTA

o interessate numerose aziende del territorio e anche l’università Raffles di Milano. Con The Wallà, la frazione ha assunto un aspetto completamente nuovo. Rimangono le ferite lasciate dal passaggio della tromba d’aria che, nonostante non siano più visibili ad occhio nudo, sono vive nei ricordi delle persone. «La tromba d’aria è passata proprio sulla rotatoria dove oggi ci sono i murales dello spagnolo Kraser e Tony Gallo – spiega il presidente – Entrambi riprendono il tema di base che noi abbiamo dato a tutti gli artisti ovvero quello della bellezza. Kraser ha visitato la Gypsotheca di Possagno, si è innamorato delle Tre Grazie di Antonio Canova e ha voluto reinterpretarle nella sua opera. Tony Gallo invece ha raffigurato la bellezza che nasce dal coltivare le cose, giorno per giorno». Ai murales nel rondò, si aggiungono quelli di altri star della street art, come il bellunese Ericailcane, che riprende il concetto del “filò” e degli incontri attorno al fuoco a raccontarsi storie. Poi è arrivato Zed1 che riflette sulla ripartenza dopo una delusione. Zentequerente ha invece rappresentato le varie forme di bellezza di Dio donata agli uomini, che però rimangono spesso ancorati ai beni materiali e futili. La bresciana Vera Bugatti si è misurata con Pasolini in un’opera d’arte bucolica che raffigura anche la volontà dei giovani di tornare alla vita rurale. Alessandra Carloni ha esplorato il tema del legame, reso indissolubile anche nei momenti di distanza. E Bastardilla, infine, attraverso contrasti di colore e di significati, ha mostrato la guerra e i modi per sconfiggerla. Nel paese dei murales, ormai, l’arte apre a riflessioni ed emozioni. Per ritrovare il bello attorno a noi. 

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Ultimo aggiornamento: 17:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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