TREVISO - Sono 21 i medici sospesi dall’Ordine perché non intendono sottoporsi al vaccino e si vanno ad aggiungere ai 14 infermieri già fermati. In totale: 35 operatori della sanità bloccati perché, formalmente, No vax.
IL GIORNO DECISIVO
Lunedì sarà infatti il momento della resa dei conti all’interno dell’Usl. Scadrà il termine ultimo concesso dall’azienda sanitaria ai propri dipendenti ancora non vaccinati. Fino a oggi hanno tutti preso tempo: «In tanti ci hanno risposto che ci stanno pensando, vediamo in quanti andranno a vaccinarsi», precisa Benazzi. Si tratta di un numero di infermieri, operatori sanitari e medici non indifferente: il 40% delle 186 persone finite nel mirino dell’azienda sanitaria. E il tempo per vaccinarsi è sempre meno. Non si arresta, insomma, il braccio di ferro contro i No vax. Benazzi deve anche tenera a bada l’ala più estremista, quella che ogni giorno vomita insulti nei social istituzionali: «Ricevo decine di offese al giorno - ammette - ma di quelle non me ne curo. Non tollero invece che venga messo in dubbio il lavoro dei dipendenti dell’Usl, la loro professionalità. In quel caso scatta la reazione: a oggi ho già denunciato sei persone». E in tema di denunce, proprio ieri mattina il sindaco Mario Conte ha presentato in questura la sua contro gli ignoti che lo hanno insultato e minacciato con lettere anonime recapitate a Ca’ Sugana. E altre denunce sono in arrivo per chi ha organizzato la manifestazione abusiva di giovedì sera in piazza dei Signori, interamente ripresa dalla telecamere pubbliche della Polizia locale e della Digos. Si andranno ad aggiungere a quelle già depositate nel fascicolo aperto in Procura dopo la prima manifestazione No vax non autorizzata di due settimane fa.
LE CONTROMISURE
In mezzo a queste turbolenze procede a gonfie vele la campagna vaccinale. Con la variante Delta in lenta ma costante ascesa tenere alto il ritmo delle dosi somministrate è fondamentale: «Abbiamo a disposizione 22mila posti per chi si vuole vaccinare. Sono rivolti a chi fino a oggi è stato renitente, a chi non ha avuto tempo, a chi ha avuto paura e ci sta ripensando - dice Benazzi - il nostro appello è sempre lo stesso: vaccinatevi, vaccinatevi tutti».
I DATI
A oggi il 61,4% della popolazione trevigiana over 12 ha ricevuto le due dosi di vaccino: sono in totale 481.480 i trevigiani che hanno fatto il ciclo completo. «Con i 22mila posti messi a disposizione potremmo arrivare al 65% - osserva il direttore generale - e sarebbe un grande successo». Il vaccino come unica vera difesa: «Sì, lo dimostrano i dati. Al Ca’ Foncello abbiamo quattro nuovo ricoverati e tutti non vaccinati. Oggi ci sono dieci persone ricoverate nel reparto di Malattie infettive di Treviso, 5 in pneumologia 2 due in Terapia intensiva, più un altro nella Terapia intensiva di Conegliano. Altri 23 sono invece ricoverato in reparto a Vittorio Veneto. In tutto parliamo di 41 persone: un dato in crescita lenta, non ancora preoccupante. Infine: degli 884 positivi registrati in settimana, l’85% non era vaccinato, il 13% aveva fatto solo una dose e l’1% tutte e due, questi ultimi però erano totalmente asintomatici».