L'Usl a caccia degli over sessanta, al via le telefonate a casa: «Vaccinatevi»

Venerdì 11 Giugno 2021
Appello agli over 60 che non si sono ancora vaccinati

TREVISO - Una lista contenente i nomi dei 36mila trevigiani con più di 60 anni che non si sono ancora vaccinati contro il coronavirus. È quella che l'Usl della Marca ha appena condiviso con i medici di famiglia chiedendo loro di contattare ogni assistito per cercare di convincerlo a sottoporsi all'iniezione anti-Covid.

Un ulteriore aiuto, poi, potrà arrivare anche dalle vaccinazioni in farmacia, dedicate in primis proprio agli over 60. Dal 20 giugno i farmacisti che hanno ottenuto il patentino, in tutto un centinaio nella Marca, potranno iniziare a eseguire le iniezioni anti-Covid sui cittadini con più di 60 anni (senza patologie) usando Johnson & Johnson (monodose). E c'è una novità: nelle farmacie, allo stesso tempo, potranno essere vaccinati anche i trevigiani con meno di 60 anni grazie a una dotazione iniziale di 30 dosi di Moderna per attività.

NELLE PIAZZE
Oltre al prossimo invio del camper vaccinale in 11 comuni dove la risposta è rimasta più bassa tra gli over 60, dalla zona di Asolo a quella di Vittorio Veneto, assieme all'idea di coinvolgere i parroci per lanciare degli appelli in chiesa alla fine della messa, l'Usl non vuole lasciare nulla di intentato davanti all'obiettivo di portare la copertura tra gli over 60 almeno all'83% in ogni paese. A quanto pare, però, non sarà semplice. «Se invece degli elenchi ci avessero dato i vaccini, noi avremmo già coperto gli ultrasessantenni mette in chiaro Brunello Gorini, segretario della Fimmg di Treviso, la federazione dei medici di famiglia adesso ogni medico sarà libero di fare ciò che vuole: queste cose dovrebbero essere concordate per tempo. Certo, registriamo che veniamo trattati come segreterie telefoniche. Visto che è stata data ai farmacisti la possibilità di vaccinare, perché gli elenchi degli over 60 che non hanno risposto non vengono consegnati direttamente a loro»? Bruno Di Daniel, medico di famiglia a Maserada, segretario dello Snami di Treviso, il sindacato autonomo dei medici, ha già iniziato a contattare i propri assistiti. Ma le risposte non sono state incoraggianti. «Molte persone non voglio vaccinarsi rivela dopotutto è chiaro che si trovano molti rifiuti se si va a cercare tra le persone che fino ad ora non hanno risposto alle chiamate e agli appelli per recarsi nei centri vaccinali».

IN FARMACIA
Le farmacie, parallelamente, non sono ancora pronte per partire, ma ormai è scattato il conto alla rovescia. L'idea è di iniziare a eseguire le prime iniezioni anti-Covid dal 20 giugno. Solo su persone con anamnesi negativa. Quindi senza patologie. In caso contrario, non sarà possibile vaccinarsi in farmacia. Ieri, intanto, è stata collaudata la piattaforma informatica per gestire le prenotazioni. Si potrà però andare pure oltre. «Ci sarà anche la possibilità di procedere con prenotazioni immediate tira le fila Franco Gariboldi Muschietti, presidente di Farmacieunite se una persona viene in farmacia per comperare un farmaco e fa presente che deve vaccinarsi contro il coronavirus, in caso di disponibilità di dosi si potrà procedere subito».

Ultimo aggiornamento: 16:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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