«Un botto infernale e ho capito tutto»: un
testimone racconta come è morto Mirko

Martedì 24 Aprile 2012 di Erica Bet
Mirko Dal Pos e la Mercedes dopo lo schianto
TREVISO - Ho sentito un gran botto infernale e ho pensanto subito al peggio. Poi ho visto l'automobile rovesciata e un corpo a terra. Sono corso l per vedere cos'era accaduto e ho chiamato i soccorsi. Così, una delle prime persone intervenute sul luogo dell'incidente, in via Distrettuale, fra Mareno e Tezze di Vazzola (Treviso), racconta la drammatica sequenza che si è presentata ai suoi occhi ieri mattina.



La notizia della tragedia ha gettato nello sconforto l'intera famiglia Dal Pos, il papà Massimo e la mamma Sandra Colladel che con il fratello di Mirko vivono al civico 104 di via Colonna. Un dolore immenso che ha colpito i genitori e i familiari, chiusi nel silenzio. Le imposte dell'abitazione ieri erano accostate, in segno di lutto. Mirko aveva 21 anni, aveva lavorato per un periodo e di recente era in attesa di nuova occupazione: domenica si era concesso una notte di festa in compagnia degli amici, ma nessuno avrebbe mai immaginato che potesse concludersi in questo modo.



Il tragico annuncio si è diffuso con il passare delle ore tra gli amici che avevano festeggiato con lui nel weekend e tra i compagni di studi, tutti scioccati per l'accaduto. La famiglia di Mirko era molto riservata e viveva in una casa tra i campi nella frazione di Santa Maria del Piave.



«È successo qualcosa di impensabile - sono le parole del parroco don Valter Gatti - In questi momenti è difficile trovare parole di conforto adatte per sostenere chi vive una simile tragedia. Il silenzio e la vicinanza nella sofferenza è l'unico modo per essere vicini alla famiglia di Mirko. La mamma poserà dei fiori sul luogo dell'incidente; il mio fiore per lui saranno le mie preghiere».



Ragazzo dinamico, Mirko si prodigava in casa per aiutare la famiglia e nel settembre 2009 era stato al centro di un curioso episodio quando dei pallini, sparati da tre cacciatori alla ricerca di merli che si erano avvicinati troppo all'abitazione, avevano colpito alla mano e al volto la madre intenta a curare i fiori del giardino. Mirko aveva rincorso i tre cacciatori, che avevano abbandonato la cacciagione, ed era riuscito a segnare le targhe degli automezzi per poi comunicarle al commissariato.
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 20:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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