Castello di Godego. L'ultimo Natale di Marica, uccisa a 33 anni dal male. Quel bigliettino passato al parroco

Sabato 28 Dicembre 2019
Marica Pegoraro. Quel bigliettino passato al parroco e l'ultimo Natale

CASTELLO DI GODEGO (TREVISO) - Marica ormai non poteva più parlare. Ma quando don Gerardo le ha chiesto come va gli ha risposto con un bigliettino. «Natale alternativo». Marica Pegoraro è mancata poche ore dopo. «Che la sua storia, e la sua provocazione ci possa servire» commenta il parroco. Aveva ricordato Marica e la sua battaglia nell'omelia di Natale.

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«Oggi sono stato a trovare una giovane donna in ospedale. Un male che ritorna e che mette alla prova lei, i suoi genitori, il marito. Come va? Fa fatica a parlare e scrive le sue risposte su un foglio di carta. Natale alternativo, ha scritto. Tornando pensavo a queste parole e pensavo a loro due, marito e moglie che vivono il Natale così. E pensavo alle nostre giornate, al tempo che non ci basta mai, al lavoro e al denaro che fanno da padroni sulla nostra vita, sulla nostra famiglia, sulla nascita di un altro figlio. Dobbiamo aspettare di star male per rendercene conto? Quando verrà il Natale alternativo che ci restituirà alla verità?»: con queste parole don Giacometti porta tutta la comunità a conoscenza del dramma di Marica. 33 anni, malata da 17, aveva imparato a convivere con il tumore, guardando il male dritto in faccia. A Santo Stefano si è dovuta arrendere: ricoverata da giorni nel reparto di pneumologia di Cittadella per l'aggravarsi della malattia, lascia il marito Michele, i genitori Graziella e Bruno e la sorella Silvia. Ha sempre cercato di affrontare il proprio destino con energia e positività, lottando per regalarsi il sogno di una vita normale: benchè malata dall'adolescenza, Marica ha voluto per sè prima il diploma poi la laurea a Ca' Foscari, infine il matrimonio e una famiglia. 

IL SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA
A sostenerla in questa via crucis non priva di momenti di allegria e leggerezza un'incrollabile fede. «Nonostante la malattia voleva continuare a fare la sua vita normale, essere Marica, se stessa; anche per questo è stata un grande esempio specie per i giovani» commenta il parroco don Gerardo Giacometti, prendendola a modello.

Dentro il peggio, il meglio: nei campi estivi Marika ha conosciuto Michele con cui due anni fa si è sposata. Lui le è stato vicino sempre, nella dolorosa spola tra il Cro di Aviano, Cittadella e Castelfranco, sostenendo la sua voglia di vita e di normalità. Quel Natale alternativo per lei è stato l'ultimo. La forza di una battuta finale, la leggerezza di guardare la vita come esperienza nel profondo. Questo il ricordo di Marica: giovane donna coraggiosa e speciale. L'ultimo saluto è previsto lunedì 30 dicembre alle 14,30 a Godego. A precederlo, questa sera alle 19.30, il Rosario.

Ultimo aggiornamento: 23:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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