Ucraina, i caccia del 51. Stormo a difesa dei confini della Nato

Giovedì 24 Febbraio 2022 di Paolo Calia
Uno dei caccia Eurofgther in dotazione al 51. Stormo di Istrana

TREVISO - C’è anche un Eurofigther e un’aliquota di personale del 51° Stormo di Istrana a presidiare lo spazio aereo della Romania e degli stati baltici, proprio al confine con l’Ucraina in uno degli scenari attualmente più caldi del pianeta. Mezzi, piloti e tecnici di Istrana fanno parte del contingente dell’Aeronautica schierato nella base di Costanza, nell’est del paese, con 4 caccia Efa proprio a poca distanza dai territori dove russi e ucraini si stanno fronteggiando. Fanno parte della Task Force Air “Black Storm” si trovano in una zona dove la tensione è altissima. Gli aerei italiani, assieme a quelli di altri paesi Nato, sono chiamati a garantire l’inviolabilità dello spazio aereo dell’Unione Europea e della Nato.

E da quando la crisi che rischia di sfociare in una vera guerra è scoppiata, sempre più spesso i caccia russi si avvicinano a questi confini quasi a voler saggiare i tempi di reazione degli alleati europei. E ogni volta che un velivolo non identificato si avvicina, i caccia italiani, compreso quello proveniente da Istrana, si alzano in volo per controllare. Negli ultimi due mesi episodi del genere si sono ripetuti per 14 volte.


LO SCENARIO


Il dispiegamento dell’Aeronautica Militare non è dovuto alla crisi in corso, ma rientra in un’operazione di “Air Policing” avviata nel 2019 e che mira a garantire la sicurezza aerea a quei paesi dell’Est vicini all’alleanza atlantica ma che non possiedono aerei e mezzi adatti. I caccia italiani, in questi anni, si sono alternati con quelli di altri paesi europei per garantire questa attività prevista dalle procedure della Nato. Ma il destino ha voluto che l’ultimo turno di servizio coincidesse proprio con l’aggravarsi di una delle crisi più gravi scoppiate in Europa negli ultimi decenni. La Romania non è coinvolta in quanto sta accadendo in Ucraina ma molto vicina all’area più a rischio in Europa. La base Nato da dove operano piloti e specialisti del 51° è una delle più avanzate e, da giorni ormai, ogni volta che scatta l’allarme è un sussulto. 


LA STORIA


Il 51° è comunque abituato a operare all’estero. I suoi aerei, sia Eurofighter che gli storici Amx, sono stati utilizzati in diverse situazioni. Dal 1990 in poi è uno dei reparti dell’arma Azzurra più schierati all’estero. Ha preso parte a tutte le missioni a cui l’Italia ha aderito: dal Kosovo, alla Libia, fino alle operazioni in Afghanistan dove i piloti trevigiani si sono distinti in molte azioni a sostegno sia delle truppe a terra. Adesso, loro malgrado, si ritrovano sul fronte caldo della nuova emergenza europea.

Ultimo aggiornamento: 08:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci