Quelle splendide magliette disegnate dai bambini ucraini scappati dalla guerra: ecco cosa si è inventato l'imprenditore Sergii Chumakov

Domenica 29 Maggio 2022 di Mauro Favaro
Quelle splendide magliette disegnate dai bambini ucraini scappati dalla guerra: ecco cosa si è inventato l'imprenditore Sergii Chumakov

TREVISO – Magliette che parlano di pace, disegnate dai bambini fuggiti dalla guerra in Ucraina e realizzate per sostenere l’accoglienza. C’è tutto questo nelle coloratissime t-shirt ideate dai quattro bambini ospitati da Sergii Chumakov, imprenditore ucraino di 46 anni specializzato in import export proprio da e per l'Ucraina, prima nei settori del grano, dell’alluminio e del legno e ora anche in quello del latte in polvere, pur con tutte le attuali difficoltà. Non appena esploso il conflitto, Chumakov non c'ha pensato due volte e ha subito aperto le porte della sua casa di Treviso a due famiglie ucraine scappate dalle bombe: un papà, due mamme e quattro piccoli.

Entrambe sono arrivate dalla zona di Kiev. Adesso è iniziato il percorso di integrazione, che passa innanzitutto per l’apprendimento della lingua italiana. I bambini vanno già a scuola nel trevigiano. Ma continuare non è semplice. E proprio vedendoli disegnare è nata l’idea delle magliette contro la guerra. “Il valore di questa iniziativa è duplice – spiega il 46enne – dopo ormai tre mesi, era importante trovare qualcosa da fare assieme, condividendo un obiettivo e alleggerendo la situazione. Il disegno rappresenta una delle prime vie di comunicazione. E i ragazzi lo usano proprio per scaricare i pesi che hanno dentro”.

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Ogni disegno è un messaggio di pace e speranza che parte dal cuore. “Di seguito c’è stato il pensiero di trasferire quei disegni sulle magliette, in modo che il messaggio potesse raggiungere quante più persone possibile – continua Chumakov – adesso chi vuole può richiederle, sapendo che il ricavato andrà direttamente a sostenere l’accoglienza che stiamo portando avanti in questo periodo”. Il 46enne fino ad ora non ha ricevuto alcun contributo. Continuando sulla linea seguita da quando è arrivato in Italia, però, non si è mai dato per vinto. “Finché riesco, vado avanti”, conferma. La situazione è complessa sia per un motivo di spazi che per questioni economiche. Dopotutto anche il suo lavoro di import export dall’Ucraina ha subito una battuta d’arresto con l’esplosione della guerra. A breve costituirà un’associazione ad hoc. E dalla vendita delle magliette poi potrebbe arrivare anche un sostegno significativo. Tra le ipotesi c'è pure quella di esporle durante i mercati cittadini. Così come la possibilità di sbarcare sui social network. Per chi volesse una di queste magliette, intanto, c’è comunque già la possibilità di mettersi direttamente in contatto con Sergii Chumakov. Il riferimento mail è darrad.com@gmail.com.

Ultimo aggiornamento: 13:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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