Shopping online, boom di truffe a Natale: 100 casi al giorno. A far gola cellulari, profumi e vestiti, ma anche pellet e assicurazioni auto

Sabato 31 Dicembre 2022 di Maria Elena Pattaro

TREVISO - Impennata di truffe online sotto le feste. Moltissimi trevigiani, nella caccia ai regali di Natale o nella convinzione di concludere affari a prezzi stracciati, sono caduti nelle trappole tese da truffatori senza scrupoli. La media, a dicembre, è schizzata alle stelle, sfiorando i cento casi al giorno. La stima è della polizia postale, a cui è arrivata una valanga di segnalazioni, molte delle quali dirottate alle altre forze di polizia, non trattandosi di reati informatici ma di truffe tradizionali messe a segno attraverso il web. Il centralino della Polposta è stato preso d’assalto con decine di telefonate di cittadini disperati che si sono visti alleggerire i conti in banca senza mai ricevere la merce acquistata via internet.

Per non parlare poi del fiume di denunce raccolte quotidianamente dai carabinieri, che in molti casi riescono a identificare i responsabili incrociando le loro tracce lasciate in rete con i movimenti bancari sui conti o sulle carte prepagate delle loro vittime. 


I MECCANISMI
Quello dei raggiri online è un fenomeno in crescita che però a dicembre ha registrato un ulteriore aumento, di pari passo con la corsa agli acquisti di Natale. Tanti i giovani e giovanissimi allettati dalla possibilità di comprare a prezzi vantaggiosi gli ultimi modelli di smartphone usciti sul mercato. E che poi si sono ritrovati con un pugno di mosche in mano e il conto alleggerito di centinaia di euro. Anche tra gli acquirenti di profumi e abbigliamento in molti sono rimasti gabbati. Un’altra delle truffe che va per la maggiore, da quando è arrivata la stagione fredda, è quella del pellet: interi bancali comprati a prezzi considerati vantaggiosi e mai giunti a destinazione. I casi sono disseminati in tutta la provincia. In tanti cascano anche sulle offerte allettanti di assicurazioni auto, salvo poi trovarsi sprovvisti di polizza, con tutti i rischi e le responsabilità che questo comporta in caso di incidente.

Ma dove avvengono le truffe?
Nella gran parte dei casi su siti farlocchi radicati all’estero
pur essendo scritti in lingua italiana. Siti che spesso spariscono poche ore dopo il presunto acquisto. Non mancano tuttavia le trappole tese all’interno dei siti di annunci mainstream, in cui gli utenti si aspetterebbero di poter concludere affari sicuri. Invece anche in quel caso non tutte le compravendite sono trasparenti, anzi talvolta dall’altra parte dello schermo si cela un malintenzionato. C’è chi mette in vendita merci fantasma, con tanto di foto e descrizione, per poi intascare i soldi pattuiti e sparire dai radar. E chi invece si finge interessato all’acquisto di prodotti per poi confondere il venditore attraverso una serie di artifizi. Il copione è più o meno sempre lo stesso: alla vittima vengono date istruzioni telefoniche su come e dove ricevere i soldi ma nel valzer di Iban e cifre il conto alleggerito, alla fine, è quello dell’ignaro malcapitato. 


LE CONTROMISURE
Come difendersi dunque? I consigli della polizia postale sono chiari: diffidare delle offerte a prezzi stracciati, utilizzare siti e piattaforme affidabili, leggere sempre eventuali recensioni di altri utenti. E soprattutto in caso di grossi importi in ballo non sborsare un centesimo prima di aver visto la merce. E in caso di dubbio rivolgersi sempre alle forze dell’ordine. 

Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 15:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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