VITTORIO/CASALE (TREVISO) - Sedicenti operatori di Piave Servizi, ancora tentativi di truffe ai danni degli utenti del servizio idrico. Le ultime segnalazioni arrivano da Vittorio Veneto e Casale sul Sile, Comuni a gestione Piave Servizi.
A Vittorio, sedicente operatrice di Piave Servizi
A Vittorio Veneto, una sedicente operatrice ha chiamato al cellulare un cittadino, comunicandogli che l’acqua dell’acquedotto era contaminata. Una chiamata insolita, arrivata in tarda serata, poco prima delle 22. Al tentativo di riagganciare dell’uomo, ormai insospettitosi, la finta addetta del servizio idrico non ha desistito e ha aggiunto che l’acqua sarebbe potuta mancare in tutto il quartiere. La famiglia, in seguito, si è rivolta al numero verde di Piave Servizi.
A Casale, due finti operatori suonano i campanelli
A Casale sul Sile, invece, due uomini di circa 40 anni si sono presentati alla porta di una famiglia, spacciandosi per letturisti dei contatori di Piave Servizi e insistendo per entrare. Una volta in casa, hanno visitato tutte le stanze con la scusa di staccare le spine elettriche, per scongiurare eventuali corto circuiti dovuti a improbabili infiltrazioni d’acqua. Dall’abitazione, fortunatamente, non è stato rubato nulla e la famiglia ha prontamente segnalato ai Carabinieri l’accaduto.
Appello alla prudenza
Piave Servizi invita ancora una volta alla massima prudenza e in caso di necessità ad allertare le Forze dell’ordine. Ribadisce che ogni comunicazione inerente a sospensioni della fornitura idrica programmate vengono prontamente pubblicate nel sito aziendale e nella pagina Facebook della società. Inoltre nessun addetto visiona contratti e bollette o richiede pagamenti direttamente a domicilio e informa che i propri addetti per la lettura dei contatori o per interventi tecnici sono identificabili dal tesserino di riconoscimento: l’identità può essere verificata, in caso di sospetto, al Servizio Clienti.