Luce e gas, promoter truffa anziano con firme false: smascherato

Venerdì 22 Gennaio 2021 di Serena De Salvador
Anziano truffato da un falso promoter

CASTELFRANCO - Due contratti per le utenze di luce e gas a suo nome, corredati da due firme palesemente false. È quanto si è trovato davanti un anziano di 88 anni residente nel centro di Castelfranco. A realizzarli a sua insaputa, dopo un primo incontro a domicilio, è stato un 30enne trevigiano, procacciatore d’affari per una azienda di distribuzione denunciato dai carabinieri per truffa e falsità materiale.

Reati per i quali l’uomo era peraltro già conosciuto alla giustizia: «Le indagini proseguono per fare piena chiarezza sul suo operato – spiegano gli inquirenti –, non si può infatti escludere che vi siano anche altri raggiri. Per questo è importante non criminalizzare il lavoro porta a porta, ma anche prestare la massima cautela, specie per gli anziani». 


L’APPROCCIO
Le sventure dell’88enne sono cominciate nella primavera dello scorso anno. Ad aprile ha ricevuto la visita del 30enne, presentatosi a casa sua in veste di promoter per proporgli di cambiare il gestore delle utenze domestiche. Il trevigiano era realmente dipendente di una società nazionale che offre servizi per le forniture elettriche e del gas e in quanto procacciatore d’affari era autorizzato a proporre le offerte porta a porta. Con una di queste aveva convinto il pensionato, che aveva firmato un contratto per il cambio di operatore. Nulla di illecito da questo punto di vista, tanto che nelle settimane successive alla vittima sono arrivate le regolari bollette. Oltre a quelle però tra l’estate e l’autunno scorsi se ne è visto recapitare anche altre, ritrovandosi con un nuovo operatore sia per la corrente elettrica che per il gas. Per queste forniture il pensionato non aveva però mai firmato alcun documento né accettato proposte commerciali. Insospettito, l’88enne ha richiesto alla società copia dei contratti.


L’INDAGINE
Ha così scoperto che sul primo vi era una firma simile alla sua ma palesemente contraffatta, mentre sul secondo la sigla era completamente diversa. Si è quindi presentato dai carabinieri, che attraverso una capillare indagine hanno identificato il 30enne presentatosi a casa per la sottoscrizione del primo contratto lo scorso anno, l’unico regolare. Il trevigiano aveva carpito i codici dei contatori del pensionato, usandoli poi per aprire a suo nome altri due contratti senza alcuna autorizzazione, allo scopo di guadagnare le relative provvigioni. La società è risultata al momento estranea ai fatti, mentre il promoter è stato denunciato.
 

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