TREVISO - Sono una decina i casi di vacanze-bidone che vedono protagonisti alcuni trevigiani che dopo aver trovato un'offerta scontatissima su internet hanno prenotato appartamenti o case per le vacanze salvo scoprire che la casa dell'inserzione era inesistente. In questi giorni la polizia postale sta ricevendo numerose telefonate di richieste di informazioni in quanto l'ignaro turista che ha abboccato all'inserzione fantasma quando contatta l'inserzionista si sente rispondere che la caparra va versata con una ricarica Postepay. E qui si è già perfezionata la truffa.
Ultimo aggiornamento: 18:48
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